Dalla distribuzione
Regno Unito: è confusione fra i consumatori sul riciclo degli imballaggi
Il 70% dichiara di non sapere quali confezioni siano riciclabili

Nel Regno Unito, la confusione regna sovrana quando si parla di riciclo degli imballaggi: il 70% dei consumatori inglesi ammette di non sapere con certezza quali confezioni si possano riciclare e quali no. Questi sono i dati emersi dalla ricerca di Aquapak - azienda specializzata nello sviluppo di materiali sicuri per l'ambiente per ridurre l'inquinamento da plastica e migliorare il riciclaggio – e riportata da fruitnet.com. Eppure, solo un consumatore su 5 (21%) dichiara di leggere sempre le istruzioni per il riciclo presenti sulle confezioni, quota che sale al 31% nella fascia d'età 25-34 anni, mentre scende al 17% negli over 65. Parallelamente, quasi uno britannico su 10 (9%) dichiara di non essersi mai interessato all’argomento.
Questa disinformazione rappresenta una sfida importante per il governo britannico, chiamato a gestire ogni anno ben 12 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggi. Una parte consistente di questi è costituita da materiali plastici o da confezioni flessibili realizzate con plastica tradizionale, difficili da smistare e riciclare correttamente. Per affrontare il problema, il 1° gennaio 2025 il governo ha introdotto la Responsabilità estesa del produttore (EPR), che ha lo scopo di spostare l’onere del riciclo dai consumatori ai produttori, incentivandoli a creare imballaggi più facili da riciclare e a fornire indicazioni chiare e comprensibili per chi acquista. In particolare, l’EPR prevede che su ogni confezione vengano applicate etichette chiare e uniformi, che indichino in modo inequivocabile se l’imballaggio è riciclabile o meno. L’obiettivo è semplificare il processo per i cittadini e ridurre i dubbi. Tuttavia, l’indagine ha messo in luce un altro aspetto critico: la comunicazione attuale non è ancora efficace. Solo il 10% degli intervistati ha dichiarato di trovare le istruzioni per il riciclo sempre chiare, mentre oltre la metà (52%) le ritiene comprensibili solo a volte. Un altro 29% le trova “spesso” chiare, ma non sempre. Alla domanda su quale fosse l'imballaggio di uso quotidiano più facile da smaltire e riciclare, oltre la metà (53%) ha indicato la carta; seguono il vetro (18%), la plastica (13%), i materiali misti (9%) e il metallo (7%).
“Questi risultati dimostrano quanto lavoro ci sia ancora da fare per rendere il riciclo un’attività chiara e accessibile a tutti nel Regno Unito - ha dichiarato il dottor John Williams, Chief Technical Officer di Aquapak - molti imballaggi contengono plastica difficile da riciclare; serve quindi un’accelerazione nell’adozione di innovazioni pensate proprio per coniugare funzionalità e sostenibilità.” (bf)
