Dalla distribuzione
Rapporto Coop 2025: consumi in ripresa, spinge l’ortofrutta
Si riduce la spesa fuori casa, aumenta l’attenzione al salutare: vola il bio e crescono le proteine

Consumi in crescita (anche) grazie al fresco. Nei primi sei mesi del 2025 le vendite nella GDO avanzano a valore del +3,8% e a volume del +2%, trainate da frutta, verdura e comparti del fresco. Prosegue il ritorno al “cibo di casa”: la spesa reale per la ristorazione cala del -2,2% e un italiano su tre prevede ulteriori rinunce.
Che cos’è il Rapporto
Presentata l’anteprima digitale del “Rapporto Coop 2025 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani” (Ufficio Studi Ancc-Coop), con la collaborazione di Nomisma, l’analisi di NielsenIQ e contributi di Circana, GS1-Osservatorio Immagino, CSO Servizi, GfK, Mediobanca Ufficio Studi. Per alcune sezioni è stato utilizzato anche il supporto dell’AI generativa (ChatGPT, Gemini, Midjourney).
La ricerca integra due survey svolte ad agosto: 1.000 italiani 18-65 anni (“Today, Tomorrow”) e 900 opinion leader della community italiani.coop (“The New World Outlook”), tra cui 600 ruoli apicali.

A tavola: tra tradizione e sperimentazione
Calano gli “integralisti” della tradizione (dal 34% al 22% rispetto al 2022), crescono gli “innovativi” (23%→31%) e i “mix” (30%→38%). Sette su dieci leggono le etichette; avanzano biologico e no-alcohol (15,4 milioni di preferenze). Perdono appeal gli ultraprocessati.

Salute e peso: nuove abitudini
Il 16% ha usato o userebbe farmaci per il diabete a fini di controllo del peso. Boom bilance: +55% quelle personali (oltre 432mila pezzi in più), +5,5% quelle da cucina. Il 17% segue una dieta iperproteica; volano i sostitutivi vegetali della carne (+20,9%), bene uova (+7,8%) e legumi (+5%). Spicca la crescita della frutta esotica come cibo healthy (+55%), con mango (+116%) e avocado (+45%) in decisa ascesa.

Prezzi, convenienza e MDD
Con un’inflazione alimentare più bassa della media Ue (+3,1% nei primi sette mesi), il risparmio resta decisivo. Discount in lieve crescita (+1,8% a volume), meglio i supermercati scaffalati (+2,7%). Il 40% aumenterà gli acquisti in promozione; il 18% comprerà più marca del distributore (contro il 9% che alzerà la spesa per marche industriali).

Il contesto: l’età del caos
Tra guerre, deglobalizzazione e corsa all’AI, gli opinion leader prevedono più conflitti (il 78% nei prossimi 3-5 anni). L’Europa resta condizionata da una governance incompiuta; in Italia la crescita attesa è modesta e pesa la produttività in calo. I redditi familiari tengono grazie all’aumento delle ore lavorate.
Umore e valori degli italiani
Aumentano timore (20%→39%) e inquietudine (24%→37%), cala la serenità (34%→24%). Priorità a pace e diritti civili (64%) e al contrasto a fame/povertà e violenza di genere (55%). Sul clima l’attenzione resta alta: il 73% lo considera emergenza causata dall’uomo. Valori guida: onestà (50%) e rispetto (46%); riemerge la spiritualità (45%). Sul consumo, avanza il deconsumismo: essenzialità, second hand, riparazione.
AI nella vita quotidiana
L’AI è già più presente nel privato (49%) che al lavoro (23%). In prospettiva: il 45% la userebbe per le pulizie, il 25% per l’assistenza anziani, il 24% per guida e pasti.
La voce di Coop
Nel commentare i risultati, la presidente di Coop Italia, Maura Latini, sottolinea come il Rapporto restituisca un quadro complesso ma utile a orientare le strategie future. “Il compito primario della cooperazione – ha detto – è stare al fianco delle famiglie, tutelarne il potere d’acquisto e unire alla convenienza la qualità e la sicurezza. Per noi il cibo non è una semplice commodity, ma un Bene. Ed è in questa direzione che stiamo rafforzando la nostra strategia promozionale, senza arretrare sui valori storici che ci contraddistinguono”.
Anche il direttore generale Domenico Brisigotti insiste sulla centralità del risparmio nelle scelte degli italiani: “La domanda resta debole e gli acquisti si orientano sempre più verso convenienza e promozioni. La nostra marca privata e il sistema promozionale stanno rispondendo bene: le vendite Coop crescono più della media del retail e migliorano le percezioni dei consumatori sul nostro posizionamento”.
Infine, il presidente di Ancc-Coop, Ernesto Dalle Rive, evidenzia l’impegno del sistema cooperativo sul fronte sociale e occupazionale: “Le cooperative di consumatori hanno quasi 60mila dipendenti e affrontano con serietà la fragilità sociale e la domanda di lavoro. Vogliamo conciliare tempi di vita e di lavoro, e siamo disponibili a un confronto con Governo e GDO anche sulle aperture festive e domenicali. Servono interventi strutturali – come la riduzione del cuneo fiscale – per sostenere il ceto medio e contrastare la povertà. Coop intende continuare a essere non solo un attore economico, ma anche un soggetto sociale di riferimento”. (bf)
Fonte: Coop
