Ragnetto rosso e cotonello minacciano le clementine calabresi

Gallo (Agricor): «Campagna indecifrabile, a rischio il 20% della produzione»

Ragnetto rosso e cotonello minacciano le clementine calabresi

Il grande caldo che imperversa al Sud Italia ci distrae dalla campagna agrumicola alle porte, ma ormai ci siamo, ed è opportuno fare le prime previsioni. Natalino Gallo, presidente della Op Agricor di Corigliano Calabro (Cosenza), realtà calabrese specializzata nella produzione e commercializzazione di clementine delinea a IFN quelli che sono i sentori di una stagione che si appresta a partire tra mille incognite.

“Difficile fare previsioni, per ora possiamo parlare di una stagione indecifrabile. Siamo a settembre inoltrato ma, in realtà, abbiamo temperature che sfiorano i 36°, come se fossimo in piena estate, e gli agrumi ne risentono. Con questo clima le escursioni termiche, fondamentali per gli agrumi, sono un miraggio; abbiamo avuto un mese di giugno molto piovoso e con temperature sotto la media per poi passare ad un’estate rovente con temperature elevate e un alto tasso di umidità che ha scatenato i fitofagi e il dilagare delle malattie fungine”.

Sotto attacco da ragnetto rosso e cotonello
“Adesso siamo alle prese con il ragnetto rosso e con la cocciniglia farinosa (cotonello), alcune aziende hanno focolai così estesi che sono impossibili da debellare. Ma questo interessa tutto l’areale e, purtroppo, ci troviamo con le mani legate perché ci rendiamo conto che i principi attivi che applichiamo sono inefficaci. Inoltre, il costo dei prodotti è quintuplicato”.

“Da una prima analisi possiamo constatare una carenza di volumi del 15-20% ma, ancora, sono stime preliminari. Dobbiamo temere conto di quanto prodotto è stato colpito e sperare in un calo termico per ottenere clementine che rispettino appieno le caratteristiche organolettiche”.

“La campagna dovrebbe iniziare a metà ottobre, prevediamo una settimana di ritardo. La qualità del prodotto non ci preoccupa ma le caratteristiche estetiche potrebbero essere state compromesse dai fitofagi. Ovviamente, l'Op Agricor inizierà con la varietà Caffin”. 
Stiamo lavorando nell’emergenza e tra le anomalie…intanto speriamo che il clima ci aiuti”, conclude Gallo.