Dal campo
Prugne della California, uno studio rivela benefici per la salute delle ossa
La ricerca è stata pubblicata su una rivista della American Society of Nutrition
Uno studio recentemente pubblicato su donne di età compresa tra i 18 e i 25 anni dimostra che consumare una porzione di Prugne della California al giorno per un anno potrebbe essere un approccio efficace per ridurre il rischio di perdita ossea legato all'uso di contraccettivi orali.
Pubblicato nell'edizione di settembre di Current Developments in Nutrition (clicca qui per approfondire), rivista della American Society of Nutrition, lo studio evidenzia un significativo aumento della densità minerale ossea al radio ultradistale nelle partecipanti che assumono contraccettivi orali (OC) e consumano 50 grammi di Prugne della California al giorno per 12 mesi. Il radio ultradistale è un'area particolarmente ricca di osso trabecolare, una struttura porosa caratterizzata da cavità interconnesse da sottili aste e placche di tessuto osseo.
“Questa nuova conoscenza ci dà una prospettiva significativa, perché l’osso trabecolare risulta più soggetto alle fratture, dunque rafforza uno dei punti deboli delle nostre ossa.” afferma Annamaria Acquaviva, dietista e nutrizionista per il California Prune Board in Italia.
Secondo i dati Istat, circa il 18% delle donne italiane tra i 15 e i 49 anni utilizza la pillola contraccettiva , non solo per il controllo delle nascite, ma anche per gestire problematiche come acne, dolori mestruali e irregolarità del ciclo. Questo ne riflette l'uso diffuso come soluzione multifunzionale per la salute riproduttiva, in linea con le tendenze europee.
Tuttavia, diverse ricerche hanno dimostrato che l'uso prolungato di contraccettivi orali può avere un impatto negativo sulla densità ossea, soprattutto nelle donne più giovani, aumentando il rischio di osteopenia e osteoporosi nel tempo. Questo rende particolarmente importante l'adozione di strategie nutrizionali, come l'inclusione delle Prugne della California nella dieta quotidiana, per compensare questi effetti e proteggere la salute delle ossa.
I risultati del nuovo studio aggiungono ulteriori prove agli effetti positivi delle Prugne della California sulla salute delle ossa. Un trial clinico randomizzato di 12 mesi, condotto su 183 donne in post-menopausa di età compresa tra 55 e 75 anni, ha dimostrato benefici simili per le ossa con il consumo giornaliero di 50 grammi di Prugne della California, equivalente a circa una porzione.
"Oltre ai risultati osservati nelle donne in post-menopausa, questo studio contribuisce a completare il quadro degli effetti benefici delle Prugne della California sulla salute delle ossa, includendo anche le donne più giovani, che sono particolarmente a rischio di perdita ossea" afferma Annamaria Acquaviva. "Questi risultati ci offrono una visione più ampia dei vantaggi delle Prugne della California, permettendoci di proporle come una soluzione naturale per supportare la salute ossea in diverse fasi della vita" conclude Acquaviva.
Sebbene le ragioni dell' “effetto Prugne della California" non siano del tutto chiare, la ricerca suggerisce che questo effetto si manifesta principalmente attraverso l'inibizione del riassorbimento osseo, riducendo l'attività degli osteoclasti, le cellule responsabili della distruzione del tessuto osseo.
Il consumo regolare di Prugne della California è ben documentato come un valido alleato per la salute, grazie a numerose ricerche pubblicate su riviste internazionali. Consumare quotidianamente 50-100 g di Prugne della California è associato a un rallentamento della perdita ossea, un aumento della densità minerale e una riduzione del rischio di fratture. Le prugne essiccate sono inoltre fonte di vitamina K, manganese e polifenoli, tutti essenziali per il mantenimento di ossa sane e per ridurre il tasso di perdita ossea. (gc)
Fonte: Ufficio Stampa Prugne della California