Dal campo
Prosegue il progetto di valorizzazione della Mela di Verona
Baù (socio Agribologna): «Il brand rende riconoscibile il prodotto, cuore pulsante del nostro territorio»
Prosegue il progetto Mela di Verona, l’iniziativa nata durante lo scorso anno per valorizzare il frutto di pianura della zona scaligera, del basso vicentino, Padova e Rovigo. Il marchio, in tutta la sua riconoscibilità, racchiude in sé tutti i valori del territorio identificabili nelle aree di produzione tipiche di questo frutto. Abbiamo parlato del progetto e delle sue prospettive future con Alberto Baù, commerciale della cooperativa Cofruca di Castelbaldo (Pd), azienda socia del Consorzio Agribologna e una delle realtà associate e coinvolte nell’iniziativa.
“L’idea è nata per dare voce a questa tipicità veneta che, attraverso le sue caratteristiche organolettiche differenzianti rispetto alle produzioni di altri areali, è importante valorizzare in quanto cuore pulsante del nostro territorio. Il brand è stato creato per rendere riconoscibile il prodotto e dargli una tracciabilità, grazie a una precisa collocazione geografica. Stiamo lavorando per ampliare la nostra rete con mercati all’ingrosso, negozi al dettaglio e grande distribuzione, in un’ottica di far conoscere sempre di più il prodotto e promuoverlo per stimolare la domanda e i consumi” dichiara Baù a IFN. “La campagna è partita ad agosto con il marchio registrato e, dopo un inizio promettente, è il momento di lavorare per vivacizzare le richieste. A livello di varietà commercializzate sotto questo brand troviamo Gala, Granny Smith, Morgenduft, Golden Delicious, quest’ultima rugginosa, caratteristica tipica peculiare del nostro territorio, e la Fuji”.
Un ulteriore step verso una valorizzazione ancora più profonda sarà il riconoscimento del marchio Igp per la mela scaligera e intraprendere la procedura per ottenere la certificazione è una delle iniziative in programma per le cooperative produttrici.
Abbiamo approfondito l’andamento del prodotto anche al Centro Agroalimentare di Bologna, dove Gianmaria Tagliatti, venditore del Consorzio Agribologna, ci ha parlato di questo frutto.
“Una settimana fa abbiamo scaricato i primi quantitativi di Mele di Verona varietà Fuji allo stand di Agribologna: abbiamo ricevuto due calibri, 80-85 e 70-75, ma è in arrivo anche l’85-90. Il frutto è dolce, succoso e presenta un’ottima qualità; come ogni nuova referenza stiamo lavorando per promuoverla, farla conoscere e assaggiare, alimentando la domanda per ampliare la sua rete e comunicando i suoi valori che sono poi quelli del territorio in cui nasce”.(gc)