Progetto Intesa, le opportunità per la serricoltura siciliana del futuro

Proposta una piattaforma permanente che permetta di condividere idee

Progetto Intesa, le opportunità per la serricoltura siciliana del futuro

Si è svolta lo scorso 14 luglio a Palermo, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, la Conferenza Internazionale del progetto INTESA, dal titolo “La sostenibilità delle colture protette in ambiente mediterraneo: risultati della cooperazione Italia – Tunisia”. La conferenza ha avuto l’obiettivo di presentare i risultati del progetto INTESA, per la promozione e divulgazione delle innovazioni tecnologiche in agricoltura, con particolare riguardo all’area della Sicilia sud orientale, la cosiddetta “fascia trasformata”, che va da Pachino a Licata e che con i suoi 9000 ettari di colture protette rappresenta la più grande concentrazione di serre orticole d’Europa, dopo la regione di Almeria in Spagna.
Durante la Tavola Rotonda è stata lanciata l’idea, con la condivisione di un Protocollo d’Intesa, di una Piattaforma Permanente che possa essere uno spazio digitale e fisico in cui condividere idee, fare formazione, e sviluppare tavoli di concertazione e forum di discussione utili a progettare e attuare in maniera continuativa soluzioni sistemiche alle sfide del comparto agroalimentare siciliano e tunisino.

I lavori sono stati aperti dal saluto del Direttore del Dipartimento SAAF della Università di Palermo prof. Tiziano Caruso, ribadendo la disponibilità e interesse scientifico della Università di Palermo verso i temi delle innovazioni tecnologiche per una agricoltura sostenibile.
Presenti all’evento il Direttore del Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato Regionale dott. Dario Cartabellotta, che ha ribadito l’attenzione della Regione per le problematiche del comparto agroalimentare siciliano e del rinnovato interesse, nel mondo, delle coltivazioni in ambiente protetto.
Interventi istituzionali anche da parte dal rappresentante del Consolato Tunisino a Palermo dott. Mehdi Chatti, e dalla Direttrice dell’Area 7 – Gestione programmi per la cooperazione territoriale europea e la cooperazione sovranazionale - Dipartimento della programmazione Regione Siciliana, dott.ssa Daniela Bica, che ha successivamente presentato la nuova programmazione del Programma di Cooperazione Interreg Next Italia Tunisia 2021-2027.  Presente anche una rappresentanza del partner tunisino ENIS – Scuola Nazionale di Ingegneria di Sfax, partner del progetto INTESA, che ha partecipato alla conferenza scientifica ISPAMED del 12 e 13 luglio, oltre che alla tavola rotonda. Le prime presentazioni hanno mostrato i risultati della sperimentazione del modello Agriponic nelle serre pilota del progetto Intesa, con un intervento del dott. Giovanni Gugliuzza del Crea DC, che ha moderato la prima parte della conferenza. La dott.ssa Emilia Arrabito, in rappresentanza del partner Moncada OP, ha esposto le attività di coinvolgimento degli attori principali del settore agroindustriale della fascia trasformata siciliana, con il Living Lab INTESA e l’Innovation Camp che si è svolto a giugno 2023 a Vittoria, tutti processi di confronto e di sperimentazione di soluzioni alle sfide del settore che hanno posto le basi per la redazione di un Piano d’Azione e un Protocollo d’Intesa che possano garantire la continuità nel tempo dei risultati del progetto. 
La conferenza è stata anche un’occasione per fare rete con gli altri progetti del programma Italia Tunisia, con le presentazioni dei progetti Celavie e Espas.

Momento centrale della conferenza è stata la Tavola Rotonda sulle “sfide dell’orticoltura protetta mediterranea verso un protocollo di sostenibilità condivisa”, moderata dall’Ing. Giovanni Iacono del partner So.Sv.I. e a cui hanno partecipato personalità di spicco del panorama regionale legato all’agroindustria. La Tavola Rotonda è stata una prima occasione di confronto a livello regionale per porre le basi verso la creazione di un tavolo permanente tra gli attori principali del settore ai fini di apportare un cambiamento sistemico all’agroindustria regionale e renderla più competitiva, innovativa e sostenibile sia da un punto di vista ambientale che sociale. È stata lanciata l’idea di una Piattaforma Permanente per dotare il territorio di soluzioni concrete e organiche alle sfide del comparto. Il primo passo è stato la condivisione di un Protocollo d’Intesa mediante il quale i diversi attori si impegneranno ad applicare il modello di produzione e di coinvolgimento degli stakeholder sviluppato in questi ultimi anni dal progetto INTESA, con la prospettiva che possa diventare un punto di riferimento a livello mediterraneo per la produzione di cibo sano, buono e per tutti e che valorizzi le comunità locali.