Dal campo
Produzioni vivaistiche, il marchio QVI migliora la qualità dei frutteti
Uno strumento per garantire sicurezza alla filiera ortofrutticola
“Solo con piante di qualità superiore i nuovi impianti messi a dimora dai frutticoltori italiani (e non solo) potranno garantire i risultati economici sperati; il marchio QVI (Qualità Vivaistica Italia) contraddistingue proprio quelle produzioni vivaistiche di piante da frutto di più alto livello qualitativo.” Così Giandomenico Consalvo, presidente del CIVI Italia, sintetizza a IFN i vantaggi della certificazione volontaria che garantisce l’alta qualità del materiale di propagazione italiano in tutto il mondo.
“La qualificazione delle produzioni vivaistiche attraverso le procedure volontarie di certificazione genetico-sanitaria – illustra il Direttore CIVI Luigi Catalano – oltre a garantire la sanità delle piante e la certezza varietale, assicura la tracciabilità e la rintracciabilità di processo e prodotto, requisiti fondamentali per la qualificazione delle filiere ortofrutticole. In Italia questo processo ebbe inizio nel 1987, sviluppandosi sulle precedenti esperienze realizzate a livello regionale. A seguito dell’evoluzione delle norme comunitarie e nazionali, nel corso degli anni lo schema di certificazione volontaria nazionale oggi è così organizzato”.
Un percorso reso possibile grazie alla lungimiranza delle imprese del settore che hanno unito le forze delegando la rappresentanza ad un’unica voce, per l’appunto il CIVI-ITALIA, che è il Consorzio interprofessionale nazionale tra associazioni vivaistiche e unioni nazionali dei produttori ortofrutticoli e della frutta in guscio. Sin dal 1993, CIVI ha ottenuto il riconoscimento ministeriale di unico rappresentante del settore professionale per lo sviluppo e gestione dei programmi di certificazione volontaria del materiale di propagazione vegetale delle piante da frutto.
“Il principale scopo statutario – prosegue il presidente – è la valorizzazione delle produzioni vivaistiche per qualificare al massimo grado le produzioni ortofrutticole, agrumicole ed olivicole, attraverso lo sviluppo e l'attuazione dei programmi di certificazione delle piante, in stretta collaborazione con le Istituzioni preposte, che in Italia sono il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) e i Servizi Fitosanitari Regionali (SFR). Non da ultimo stiamo interloquendo con importanti Paesi Europei, come Francia e Olanda, per avere standard comuni e una qualità superiore.
“Proprio la nostra capacità di rappresentare univocamente l’intero settore ha contribuito a rendere il vivaismo italiano una eccellenza a livello mondiale, riconosciuto per l’alta qualità del materiale vegetale proposto dalle aziende. Il Marchio QVI suggella questo impegno quotidiano dei nostri operatori, essendo un’evoluzione del livello qualitativo volontario Comunitario, denominato Certificato EU e si distingue da esso per un maggior numero di organismi nocivi controllati e di cui è garantita la sanità, oltre a prevedere controlli più frequenti e con metodiche analitiche codificate. Esso è applicabile per agrumi, fico, fragola, nocciolo, noce, olivo, pomoidee e prunoidee, castagno, lampone, more, ribes e pistacchio, specie regolamentate a livello comunitario oltre a carciofo e actinidia.
“QVI – conclude Consalvo – rappresenta il marchio Masaf per non disperdere e valorizzare i traguardi raggiunti negli ultimi 40 anni dal vivaismo nazionale e dall’intero “sistema Italia” per la qualificazione delle produzioni vivaistiche.”