Prodotti a marchio Fairtrade, cresce la frutta fresca

Leggero calo per le banane, che rimangono tra i prodotti più venduti

Prodotti a marchio Fairtrade, cresce la frutta fresca

Le banane a marchio Fairtrade si confermano il prodotto più venduto del 2022. Con 13 milioni di chilogrammi venduti, anche se in diminuzione rispetto all’anno precedente (-3% nelle vendite a volume) a causa delle generalizzate contrazioni dei volumi del biologico, rimangono la categoria merceologica più rilevante.
A dichiararlo ieri è stato Thomas Zulian, direttore commerciale di Fairtrade Italia, durante il convegno Convegno di presentazione del primo bilancio sociale e dei dati annuali di vendite di Fairtrade. “Su 19 categorie, 14 sono con segno positivo, mentre 5 con segno negativo. La crescita principale la vediamo nel cacao e nei prodotti da forno, ma non si può non notare il calo del 10% dello zucchero, che diminuisce i volumi di vendita per la prima volta dopo 10 anni. In calo del 17% la frutta secca, mentre i volumi di frutta fresca venduta a marchio Fairtrade aumenta dell’11%. Categoria quest’ultima che ha un potenziale inespresso”.

In totale sono 580 i milioni di euro spesi dagli italiani in prodotti con almeno un ingrediente certificato Fairtrade e 2.400 le referenze tra cui scegliere: non solo banane e ananas, ma anche caffè, cioccolato, cereali per la colazione, barrette, biscotti, frutta secca, fiori recisi, abbigliamento in cotone e molto altro. I Marchi Fairtrade si trovano infatti su un’ampissima gamma di prodotti in supermercati, ipermercati, negozi di vicinato, mense e altri luoghi di ristorazione collettiva e distributori automatici. La Grande Distribuzione Organizzata si conferma tuttavia il canale di diffusione prevalente.

Nel corso del 2022, il Premio generato dalle vendite in Italia dei prodotti con i Marchi Fairtrade è stato pari a 3,8 milioni di euro: solo le vendite di prodotti a base di cacao hanno contribuito con più di 2 milioni, mentre quelle di banane per quasi 700.000 euro.
Fairtrade si conferma il marchio etico più riconosciuto al mondo. “Questi trend di mercato si inseriscono in una generale fiducia da parte dei consumatori europei nel Marchio, che persiste negli anni. Infatti, secondo una recentissima ricerca Globescan condotta in 12 paesi (tra cui Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Austria, Francia) il 70 per cento degli intervistati riconosce il Marchio, e di questi l’86 per cento ne ha fiducia. Inoltre il 79 per cento (degli intervistati) ha dichiarato che ha un’impressione positiva di un brand quando è presente l’etichetta Fairtrade, mentre il 43 per cento dichiara che avrebbe un’impressione negativa di un brand se smettesse di utilizzare il Marchio”, ha continuato il direttore commerciale, che ha concluso il suo intervento invitando a vedere la certificazione Fairtrade con occhi diversi. “Ormai abbiamo trent’anni e con il continuo ingresso di nuovi prodotti stiamo diventando sempre di più un soggetto che va a promuovere i diritti umani lungo le filiere agricole”.

Oltre a Zulian, all’evento di ieri di presentazione del primo Bilancio Sociale Fairtrade, sono intervenuti Giuseppe Di Francesco, Presidente di Fairtrade Italia e Benedetta Frare, Responsabile Comunicazione Fairtrade. Hanno partecipato inoltre Marco Fasciglione, ricercatore di diritto internazionale e tutela dei diritti umani al CNR, e Maija Lumme, del Centro di eccellenza sui diritti umani, l’ufficio che per il sistema Fairtrade segue gli sviluppi relativi alla Direttiva europea sulla Due Diligence sui diritti umani e ambientali per le aziende.

A seguire si è riunita la tavola rotonda con la partecipazione di Laura Fiorini, Senior communication manager in Lidl Italia; Sara Agostoni, Global Procurement Director in Icam; Carlotta Trombetta, Head of Quality & Welfare in Costadoro, che hanno illustrato esempi di partnership realizzate insieme a Fairtrade negli ultimi anni.

A conclusione dell’incontro Paolo Pastore, Direttore Generale di Fairtrade Italia, ha consegnato a Coop Alleanza 3.0, la cooperativa presente nelle regioni della fascia adriatica, dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, il Premio Fairtrade Best Partner 2022 per aver contribuito alla diffusione e alle vendite dei prodotti certificati, per aver diffuso tra i propri soci l'importanza dell'acquisto di prodotti sostenibili e per le attività culturali e di comunicazione portate avanti insieme in questi anni.

A ricevere il Premio Fairtrade Partner anche l’azienda veronese Nicofrutta, che si occupa dell’importazione di frutta fresca, per aver sviluppato il mercato dell'ananas Fairtrade in Italia, per la partnership e la positiva collaborazione che ha saputo instaurare con i produttori. “Questo riconoscimento del nostro lavoro ci motiva molto. Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato duramente per rafforzare i nostri produttori e le loro organizzazioni apportando cambiamenti e affrontando le nuove esigenze dei mercati e dell'Unione Europea, ad esempio attraverso l’innovazione, rimuovendo la CO2 nella produzione agricola di ananas e con la ricarbonizzazione dei suoli”, ha dichiarato Luciano Nicolis amministratore delegato di Nicofrutta.

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