Previsioni pomacee UE: mele stabili (-0,1%), pere in risalita (+1,4%)

Si prospetta un mercato in equilibrio ma pesano clima e costi

Previsioni pomacee UE: mele stabili (-0,1%), pere in risalita (+1,4%)

Alla 50ª edizione di Prognosfruit, conferenza di riferimento per il comparto melicolo e pericolo europeo organizzata da WAPA con ANPP e Copa-Cogeca, sono state diffuse le previsioni produttive per la campagna 2025/2026. I dati evidenziano una sostanziale stabilità per le mele e una lieve crescita per le pere, in un contesto che resta complesso a causa di variabili climatiche, geopolitiche e regolamentari.

Mele UE: 10,5 milioni di tonnellate, ma sotto la media
La produzione comunitaria di mele è stimata in 10,455 milioni di tonnellate, sostanzialmente stabile rispetto al 2024 (-0,1%), ma ancora -7% rispetto alla media triennale.
A livello nazionale emergono andamenti differenziati:
Polonia: 3,3 milioni di tonnellate (+3%).
Germania: +15%.
Francia: +4%.
Repubblica Ceca e Austria: ritorno a livelli normali.
Spagna: -8%.
Grecia: -27%.
Portogallo: -3%.
Danimarca: +14%, Svezia stabile.

Sul piano varietale:
Golden Delicious: 2,06 milioni t. (-1%).
Gala: stabile a 1,43 milioni t.
Red Delicious: -19% (487.000 t.).
Fuji: -9%.
Granny Smith: -3%.
Cripps Pink: +8% (330.000 t.).
Nuove varietà club: +14% oltre le 680.000 t.

La raccolta sarà in ritardo di circa una settimana, con calibri mediamente più alti rispetto al 2024.

Pere UE: lieve crescita, ma Italia in forte calo
La produzione europea di pere è stimata a 1,79 milioni di tonnellate, pari a un incremento dell’1,4% sul 2024, ma ancora -2,5% sulla media triennale. Fra i principali paesi produttori si notano forti differenze:
Italia: -24,7%.
Belgio: +32,1%.
Paesi Bassi: +8,1%.

Nel dettaglio varietale, la Conference cresce del 15,6% (857.368 t.), mentre la William BC cala del 16,7%.

Italia: produzione melicola a 2,24 milioni di tonnellate 
Secondo Assomela, che ha partecipato ai lavori insieme ai propri soci, la produzione italiana di mele per la stagione 2025/26 è stimata in 2.248.025 tonnellate, con un calo del 3% rispetto al 2024.
A livello territoriale:
Trentino: +5%.
Alto Adige: -3%.
Piemonte: -15% (dopo un 2024 molto abbondante).
Veneto: -11% (danni da grandine).
Emilia-Romagna: -6%.
Friuli-Venezia Giulia: -5%.

La produzione biologica si riduce del 12% (164.099 t., pari al 7% del totale).

Sul fronte varietale:
Golden Delicious: +3% (688.326 t.), in recupero ma ancora sotto i livelli storici.
Red Delicious: -21% (156.366 t.), minimo storico.
Gala: -7%.
Granny Smith: -16%.
Fuji: -3% (157.488 t.).
Cripps Pink: +3% (oltre 130.000 t., record).
Varietà club: +10% oltre 300.000 t.

Le condizioni climatiche hanno favorito una buona qualità complessiva, con calibri regolari e ottima colorazione in Piemonte, mentre Veneto e parte del Friuli hanno subito danni da eventi estremi. Le mele destinate al mercato fresco sono stimate in 1.958.511 tonnellate (-2% sul 2024).

Da sinistra il Presidente di Assomela Ennio Magnani e il Vice Presidente di Assomela Georg Kössler

Le criticità per il settore
Nonostante un raccolto europeo che lascia intravedere equilibrio sul mercato – con domanda interna, trasformazione ed export coperti – le incognite restano molte: variabilità climatica, costi in aumento, mancanza di manodopera, restrizioni fitosanitarie, instabilità geopolitica e un contesto politico che spinge verso maggiore sussidiarietà a scapito del mercato unico.
Come ricordato da Philippe Binard (WAPA) e dai rappresentanti del settore presenti ad Angers, la filiera di mele e pere, che vale oltre 10 miliardi di euro, ha bisogno di regole comuni, strumenti moderni e chiarezza politica per restare competitiva.

Appuntamento al 2026 in Germania
La conferenza ha visto la partecipazione di oltre 230 delegati da 23 Paesi, con un confronto costruttivo anche con rappresentanti da Regno Unito, Turchia, Serbia, Moldavia, Ucraina, Cina, Stati Uniti ed emisfero sud. La prossima edizione di Prognosfruit si terrà in Germania dal 5 al 7 agosto 2026, celebrando i 50 anni ininterrotti dell’evento. (bf)
Fonte: Wapa e Assomela