Precoci, produttive e di qualità: mini e maxi seedless conquistano il mercato

Innovazione genetica, segmentazione dell’offerta e strategia sempre più orientata alle nuove dinamiche di consumo. È su questi pilastri che Cora Seeds, azienda sementiera cesenate, sta costruendo il proprio posizionamento nel comparto angurie, con un focus particolare sulle seedless – di piccola e grossa taglia – e sui segmenti precoce e medio-precoce, oggi tra i più richiesti dal mercato. Una visione che emerge con chiarezza dalle parole di Marco Landi, Area Manager Centro-Sud Italia e Crop Manager Anguria della società, che fotografa un comparto in rapida evoluzione e una campagna 2026 ricca di aspettative.

Il progetto maxiFRESH: la qualità delle seedless entra nel mondo delle allungate
Tra le principali novità spicca il progetto maxiFRESH, che segna un passaggio strategico per Cora Seeds: portare la qualità delle angurie seedless nel segmento delle tradizionali di grossa taglia, allungate, storicamente dominato dalle varietà con seme.
“Il progetto maxiFRESH è molto innovativo perché portiamo la qualità della seedless in una tipologia tradizionalmente con seme, come quello delle allungate”, spiega Landi. “Parliamo di angurie adatte dal precoce al tardivo, con polpa molto soda, colore rosso intenso e qualità interna elevatissima”.
Un plus evidente soprattutto sul prodotto destinato al taglio: “Tagliate a fette sono estremamente invitanti: la polpa non si spacca, mantiene struttura e colore. È un aspetto chiave per la Gdo e per il consumo moderno sempre più orientato a prodotti servizio, e che sta dando nuova linfa a questa tipologia”. Nella gamma rientrano CHAAC F1 e CRX 100502 F1, oltre a MAXIMA F1 e MUSTANG F1 per le maxi seedless tonde e blocky, tutte caratterizzate da elevata produttività e ottima tenuta qualitativa.

Mini e midi seedless: qualità costante dal precoce al medio tardivo
Accanto alle maxi, Cora Seeds rafforza la propria proposta nel segmento mini e midi seedless, sempre più apprezzato sia dal mercato interno sia dall’export. “Abbiamo una gamma di angurie mini senza semi, della tipologia Crimon, che coprono dal precoce al medio: varietà da 2–2,5 kg con qualità interna altissima, fin dagli stacchi più precoci. È un segmento che sta crescendo di pari passo con il miglioramento varietale che stiamo guidando con una gamma di assoluto livello” afferma Landi.
Tra queste spicca la varietà precoce JULIA F1: “Con la quale puntiamo a fare un ottimo lavoro già dalla prossima campagna, che ne vedrà il lancio ufficiale; nella parte intermedia della campagna si inseriscono Paragon F1 e Denise F1 e completa la gamma BELINDA F1, mini seedless medio-tardiva. Un pacchetto varietale che coniuga alta qualità con elevate rese produttive, una shelf life che favorisce la gestione in reparto e le vendite oltreconfine”.

Samba, affidabilità anche con clima difficile
Tra le varietà che hanno mostrato maggiore affidabilità sul campo, Landi cita SAMBA F1, midi seedless tipologia Sugar Baby. “Samba ha avuto ottime performance sia nel medio che nel precoce. Si adatta molto bene anche in condizioni climatiche avverse: allega con temperature basse, è molto produttiva e mantiene alta la qualità”. Un aspetto sempre più strategico in un contesto segnato da instabilità climatica, dove la rusticità varietale diventa un fattore decisivo per la programmazione aziendale.

Allegagione sotto controllo: il ruolo dell’impollinatore Lion King
Proprio sul tema dell’allegagione, Cora Seeds continua a fornire indicazioni agronomiche precise, soprattutto per le seedless. “Con le nostre varietà senza semi, per avere un’ottima allegagione consigliamo sempre l’utilizzo di un impollinatore non edule come Lion King”, sottolinea Landi. “È una varietà molto rifiorente, studiata esclusivamente per migliorare l’allegagione, e fa la differenza in termini di uniformità e produttività”. Una scelta tecnica che si inserisce in una strategia più ampia di accompagnamento del produttore, finalizzata a ridurre i rischi e stabilizzare le rese.

Per la prossima campagna cresce l’interesse per le precoce e per i piccoli calibri
Guardando alla prossima campagna, i segnali dal mercato sono chiari. “C’è un po’ di timore, visto il finale non proprio roseo di quest’anno, ma soprattutto tanto interesse sul segmento precoce, precocissimo e medio”, osserva Landi. “Il caldo di maggio e giugno degli ultimi anni ha spinto molto la richiesta di precocità e con la nostra offerta incentrata su qualità e produttività, stiamo esaudendo i desiderata dei produttori”.
In parallelo, torna centrale il tema dei calibri piccoli: “Vedo un ritorno sulle angurie sotto i 3 kg, che fino ad ora non hanno trovato il giusto spazio sul mercato, ma, soprattutto per l’export si nota un potenziale in espansione”, conclude il manager.

Foto apertura: Samba F1
 

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