Il meglio di IFN
Poco prodotto e caro, il mercato delle lattughe in fermento
Ferro (AOP CSC Lazio): «La romana si sta stabilizzando ma la situazione rimane complicata»
“Il mercato delle lattughe è ancora in tensione ma per alcune tipologie, come la romana, si intravede una normalizzazione delle quotazioni”, così Silvestro Ferro, Responsabile commerciale dell’AOP CSC Lazio, descrive a IFN questa fase di mercato caratterizzata da prezzi in continua ascesa.
“In questo momento della campagna, le zone di approvvigionamento sono localizzate nel Nord Italia, Romagna in primis, che da qualche settimana mostrano una carenza dell’offerta che ha determinato un’impennata delle quotazioni. Questo ha fatto si che diversi clienti si riversassero nell’area di Fondi per cercare di compensare la mancanza di prodotto, ma con scarsi risultati, perché le aziende specializzate producono in funzione di una programmazione ben definita con la clientela. Infatti, la lattuga più diffusa nel nostro areale, ovvero, la lattuga romana, mostra quotazioni che si stanno stabilizzando solo ora sotto la soglia dei due euro, mentre la gentilina, che non è consumata e quindi coltivata nelle nostre zone, si posiziona su valori decisamente più alti; discorso simile per la trocadero”.
La carenza di prodotto non interessa solo il comparto lattughe, ma una vasta gamma di ortaggi: “Da circa un paio di settimane stiamo vivendo una situazione piuttosto complicata sul sedano e, soprattutto, sul pomodoro. I prezzi sono letteralmente impazziti perché manca prodotto in tutti gli areali produttivi e non è possibile fare fronte alle richieste della distribuzione".
"Quindi si genera una tensione anche nei rapporti giornalieri con i clienti, soprattutto per quelle catene che avevano programmato promozioni a volantino. Evidentemente organizzare le promozioni mesi prima della raccolta del prodotto è diventato anacronistico, perché con il cambiamento climatico in atto è impossibile prevedere l’andamento delle raccolte con diversi mesi di anticipo”.