Pnrr, la cabina di regia ha aumentato di 2,5 miliardi le risorse per l'agricoltura

Lollobrigida: «Sul REPowerEU prevediamo l'utilizzo dei contratti di sviluppo»

Pnrr, la cabina di regia ha aumentato di 2,5 miliardi le risorse per l'agricoltura

La Cabina di regia sul PNRR, riunita giovedì pomeriggio a palazzo Chigi, ha approvato le proposte del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per rispondere alle domande di progetti che non è stato possibile finanziare a causa di un overbooking di richieste. Per il capitolo Sviluppo della logistica dei settori agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, silvicoltura, floricultura e vivaismo le risorse aggiuntive saranno pari a 150 milioni di euro. Per la misura Contratti di filiera dei settori agroalimentare, pesca e foreste il fondo sarà implementato con 2 miliardi di euro. Solo per il V bando agroalimentare, infatti, l'ammontare delle richieste ammesse a finanziamento è pari a circa 5 miliardi di euro a fronte di una disponibilità di 690 milioni di euro. Inoltre, nel nuovo capitolo REPowerEU, è stata proposta una nuova misura per l'efficientamento energetico e risparmio idrico, con una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro, per migliorare le prestazioni e la sostenibilità nei settori agroalimentare, zootecnico, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo. 

"Le proposte per la revisione del PNRR e per l'introduzione del capitolo del REPowerEU saranno sottoposte all'esame del Parlamento e della Commissione europea. Il Governo Meloni, però, ha ritenuto doveroso intervenire proponendo modifiche per incrementare le risorse in quei comparti dove si è registrato un forte interesse da parte degli operatori su tutto il territorio nazionale", commenta il ministro Lollobrigida. "Sul REPowerEU  si prevede di introdurre anche per l'agricoltura l'utilizzo dello strumento dei contratti di sviluppo per la realizzazione di progetti integrati volti a sostenere la transizione green delle imprese attraverso il ricorso alle tecnologie emergenti per ridurre i consumi e aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili", ha concluso Lollobrigida.

Coldiretti: soddisfazione di Prandini

L’aumento di fondi del Pnrr pari a 2,5 miliardi per gli accordi di filiera, la logistica e le misure agricole risponde alle richieste di Coldiretti ed è importante per salvare la spesa delle famiglie italiane con l’inflazione alimentare all’11% ma anche per sostenere l’intero settore agroalimentare nella sfida ai cambiamenti climatici. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’esprimere soddisfazione per le integrazioni portate dal Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto e dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida al Piano nazionale di ripresa e resilienza riprendendo proprio le proposte avanzate dall’Assemblea nazionale dell’organizzazione agricola. Ai due ministri e alla premier Giorgia Meloni vanno dunque i ringraziamenti della Coldiretti. L’agroalimentare Made in Italy ha dimostrato concretamente la propria capacità di saper cogliere l’opportunità del Pnrr, con richieste di investimenti superiori alla dotazione – sottolinea Prandini – e l’incremento dei fondi va nella direzione auspicata di aumentare la produzione in settori cardine, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura e “raffreddare” il carovita che pesa sulle tasche degli italiani. Un’occasione unica, che non va sprecata per crescere e garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, dal produttore al consumatore. I prezzi di cibi e bevande sono balzati dell’11% a giugno con l’inflazione alimentare più alta da 40 anni che ha costretto i cittadini a spendere quasi 4 miliardi in più per mangiare a causa dei rincari, secondo l’analisi della Coldiretti, mentre volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9% nei primi cinque mesi nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount – precisa la Coldiretti – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità. La situazione di difficoltà si estende – continua la Coldiretti – alle imprese agricole colpite dal maltempo e dal caldo che hanno decimato i raccolti e dai bassi prezzi che non molti casi non coprono neanche i costi di produzione con il rischio dell’abbandono di interi territori, a partire dal grano, la coltivazione più diffusa nelle campagne, con i prezzi crollati del 40% rispetto allo scorso anno. In tale ottica i contratti di filiera sono fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro e far crescere l’agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale, anche rispetto all'aumento dei tassi da parte della Bce che rischia di frenare gli investimenti delle imprese. Ma è importante anche l’aumento delle risorse per la logistica per ridurre il gap competitivo dell’Italia, dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada ed è sempre più soggetto all’aumento dei prezzi di benzina e gasolio.

Confagricoltura: i ringraziamenti di Giansanti al Governo

Le maggiori disponibilità per i bandi filiera e logistica e per i processi di innovazione, le nuove risorse su Industria 5.0 e nuova Sabatini, lo sviluppo delle energie rinnovabili e in particolare l’introduzione dello sviluppo del biofuel da fonti agricole sono risposte concrete alle richieste avanzate da Confagricoltura nell’assemblea generale del 12 e 13 luglio scorsi. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ringrazia il governo per le modifiche annunciate al termine della Cabina di regia sul PNRR, riunitasi ieri pomeriggio a Palazzo Chigi, che accolgono le sollecitazioni del mondo agricolo. Soddisfazione anche per l’introduzione del nuovo capitolo REPower, che prevede l’utilizzo di nuove tecnologie in agricoltura attraverso lo strumento di contratto di sviluppo esteso al settore agricolo. Fondamentale per il comparto poter disporre di nuove risorse per la logistica e per i contratti di filiera. “Un risultato importante, - commenta Giansanti - perché rafforza il dialogo tra agricoltura e industria che può fungere da caposaldo per un piano di crescita per l’intero sistema agroalimentare italiano”.

Soddisfazione del presidente di Agrocepi 

Il Presidente Nazionale Agrocepi, in relazione alle decisioni della Cabina di regia sul Pnrr che ha rimodulato il piano Nazionale di ripresa e resilienza, dichiara la propria soddisfazione e di tutta l' organizzazione per il sostegno al comparto Agroalimentare italiano. Rafforzate le misure per la logistica, le Filiere e l'efficientismo energetico. Per i contratti di filiera, un minuto dopo la pubblicazione della graduatoria in considerazione di tanti progetti di qualità, continua Martinangelo, avevamo sollecitato il Governo ad integrare le risorse assegnate. Per questo prima passo Agrocepi ringrazia in particolar modo il Ministro Lollobrigida, il suo collega Fitto, il sottosegretario La Pietra e gli Uffici del Masaf per quanto stabilito nel modificato Pnrr. L' auspicio di Agrocepi, a nome di tante imprese, è che l' Europa possa in tempi brevi dare il proprio assenso per consentire alle imprese di poter investire ed essere più competitive. I due miliardi in più per il 5 bando dei Contratti di Filiera e l' utilizzo pieno dei 350 milioni sul 4 bando saranno una linfa economica e sociale per tutto il settore agroalimentare

Fonte: Masaf, Coldiretti, Confagricoltura e Agrocepi