Attualità
Pnrr, i commenti delle associazioni sulla cabina di regia
All'appuntamento Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Cia
Si è riunita ieri, presso la sala Verde di Palazzo Chigi, la Cabina di Regia del PNRR, presieduta dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, per fare il punto con tutte le amministrazioni centrali e territoriali.
Alla riunione hanno preso parte anche il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Massimiliano Fedriga, il Presidente dell’Anci, Antonio De Caro, il Presidente dell’Upi, Michele De Pascale, oltre alle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Cia. A seguire vi riportiamo i loro commenti.
Coldiretti (Prandini): più fondi per l'agroalimentare
Finanziare un piano invasi per raccogliere l’acqua piovana indispensabile per aiutare il Paese a fronteggiare la siccità, il caldo e i cambiamenti climatici, raddoppiare le risorse sui contratti di filiera nell’agroalimentare per aumentare la produzione e contrastare l’inflazione, assicurare semplificazione e potenziamento delle strutture della pubblica amministrazione per accelerare sui bandi e dare risposte alle imprese. Sono le proposte per il Piano nazionale di ripresa e resilienza presentate dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini presentate ieri nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi presieduta dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.
Con il caldo record che sta causando danni nelle campagne e disagi nelle città – ha sottolineato Prandini – è necessario liberare fondi per la gestione delle risorse idriche e per l’adattamento climatico. Il Piano dovrà contribuire ad aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica. Si chiede quindi – ha spiegato il presidente della Coldiretti - un primo stanziamento di almeno 1 miliardo di euro, anche attraverso risorse Repower EU e Fondo sviluppo e coesione in corso di programmazione con operazioni complementari al Pnrr.
Su fronte dei contratti di filiera l'agroalimentare Made in Italy ha centrato l’obiettivo e dimostrato concretamente la propria capacità di saper cogliere l'opportunità del Pnrr con richieste di investimenti per oltre 11 miliardi nella graduatoria del V bando, con richieste che hanno superato di dieci volte il budget disponibile – ha continuato Prandini -. Da qui la necessità di potenziare gli interventi. Per poter soddisfare la domanda totale c’è bisogno di circa 4,5 miliardi di euro in più di dotazione pubblica, a partire dal rifinanziamento del V bando.
Per sostenere lo sforzo delle imprese è poi necessario semplificare il più possibile i decreti attuativi delle diverse misure, tenendo conto di un grado di flessibilità per affrontare il continuo incremento dei costi – ha rilevato il presidente della Coldiretti - che rischia di essere fortemente penalizzante rispetto alle domande presentate. È altrettanto importante poter avere delle tempistiche adeguate per la partecipazione ai bandi, oggi fortemente condizionate da vincoli che non tengono in dovuta considerazione le contingenze sopravvenute con la crisi energetica e la guerra.
Ma per cogliere appieno le opportunità del Pnrr serve dare anche risposte alle imprese in tempi certi – ha concluso Prandini - Partecipare a un bando e avere risposte dopo mesi e mesi non è ammissibile e rischia di far venire meno la capacità delle aziende agricole di poter tenere fede agli impegni inserite nelle domande di aiuto. Da questo punto di vista è perciò decisivo potenziare le strutture amministrative competenti per le diverse misure, assicurando l’efficienza e l’efficacia dell’azione della Pubblica amministrazione.
Confagricoltura: più risorse per logistica, filiere e agrisolare
Il settore agricolo può dare un contributo determinante alla transizione ecologica ed energetica e pertanto è necessaria una forte accelerazione sull’attuazione del PNRR e una revisione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) in cui venga finalmente evidenziato il ruolo fondamentale delle bioenergie. E’ quanto ha affermato ieri Confagricoltura alla riunione della Cabina di Regia a Palazzo Chigi convocata dal ministro Fitto per le modifiche al PNRR.
Sul tema del REpowerEU, nel nuovo capitolo previsto per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in linea con la strategia Fit for 55, lo stanziamento aggiuntivo dovrebbe essere destinato a supportare direttamente le imprese in questa fase cruciale di transizione energetica e digitale, anche per non compromettere la capacità produttiva rispetto ai nostri principali concorrenti, Francia e Germania, dove il sostegno diretto alle imprese è stato confermato fino al termine del 2023. Nel dettaglio, Confagricoltura ha chiesto di investire maggiori risorse nei "Contratti per la logistica agroalimentare", che prevedono il sostegno agli investimenti per potenziare i sistemi di logistica e stoccaggio.
Analoga la posizione sui Contratti di filiera, per i quali la Confederazione aveva già evidenziato la necessità di avere maggiori finanziamenti, viste le numerose domande pervenute al V bando, in forte overbooking rispetto alla disponibilità.
Sul fronte delle infrastrutture energetiche, Confagricoltura ha segnalato che in alcune aree del Paese occorre superare le difficoltà per la tempistica di connessione degli impianti alla rete di distribuzione. E sul prossimo Bando per il Parco Agrisolare, la Confederazione ha chiesto sin d’ora più risorse, in considerazione della sicura grande partecipazione che esaurirà in breve tempo i finanziamenti previsti.
Copagri: Pnrr, superare criticità su contratti di filiera, agroenergie e fondo complementare sisma
“La capacità di utilizzare appieno la ingente mole di risorse comunitarie derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR sarà dirimente per promuovere lo sviluppo del Paese, puntando con sempre maggiore determinazione sulla strada della transizione energetica e della decarbonizzazione; fondamentale in tal senso sarà mettere a sistema le risorse derivanti dal PNRR con quelle del REPowerEU e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, così da utilizzarle in maniera coordinata ed evitarne la dispersione”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista, che è intervenuto ieri a Palazzo Chigi alla riunione della Cabina di Regia del PNRR, durante la quale è stato fatto il punto sulla terza relazione semestrale sul Piano e sull’inserimento del capitolo REPowerEU, svoltasi alla presenza del ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto.
“L’utilizzo coordinato di risorse che hanno scadenze e tempistiche diverse, obiettivo sul quale abbiamo registrato il positivo impegno di Fitto, sarà fondamentale per raggiungere traguardi ambiziosi sul versante infrastrutturale e per la crescita del sistema-Paese, che passa necessariamente da un’azione ancora più incisiva e convinta sul fronte della semplificazione burocratica, andando al contempo a potenziare le strutture amministrative e a velocizzare di conseguenza tutti gli iter procedurali legati al Piano” ha proseguito.
“Analogo impegno dovrà essere dedicato al potenziamento dei contratti di filiera e di distretto, strumento molto apprezzato dai produttori agricoli, tanto da aver fatto registrare, nell’ultimo bando, un numero di domande per quasi cinque miliardi di euro; si tratta, infatti, di investimenti che vanno a beneficio di tutta la filiera agroalimentare e del tessuto produttivo del Paese, in quanto stimolano la creazione di migliori condizioni di mercato, andando di riflesso a tutelare il comparto delle pratiche commerciali sleali”, ha aggiunto Battista, ringraziando il Ministro del PNRR per aver assicurato “massimo sforzo” in tale direzione.
“Sul versante delle agroenergie, ringraziando il governo per l’accoglimento delle istanze della Copagri che hanno portato ai condivisibili correttivi apportati alla misura sul Parco Agrisolare, con particolare riferimento all’introduzione dell’autoconsumo condiviso, segnaliamo una criticità relativa all’agrivoltaico, legata al fatto che molti agricoltori stanno cedendo i diritti si superficie a società e fondi internazionali, con il concreto rischio di andare a vanificare i benefici di tale misura sul comparto Primario”, evidenzia il presidente.
“Con riferimento, infine, al Fondo Complementare Sisma del PNRR non possiamo mancare di far notare l’esiguità delle risorse a disposizione, che a fronte di un elevatissimo numero di progettualità presentate ha portato, di fatto, al blocco quasi 900 domande, proprio per insufficienza di fondi”, ha concluso Battista.
Cia, servono più risorse per i progetti di filiera. Puntare su aree interne
Anche Cia-Agricoltori Italiani al rush finale per le modifiche al Pnrr da attuare entro la fine di agosto. Intervenuto alla quarta riunione della cabina di Regia, a Palazzo Chigi, il presidente nazionale, Cristiano Fini, ha illustrato le richieste della confederazione, a cominciare dalla necessità di nuove e maggiori risorse per finanziare tutti i progetti di filiera.
Fini ha, inoltre, ricordato che i fondi del Pnrr dovranno essere, in primo luogo, destinati a investimenti per le aree interne, implementando la rete infrastrutturale, sia digitale che fisica, per una migliore mobilità. Risorse da destinare anche alla ristrutturazione dei borghi antichi per attrarre turismo e, in particolare, per dare nuovo impulso sostenibile agli agriturismi, settore complementare all’attività agricola, strategico per economia e comunità rurali.
Infine, il presidente nazionale di Cia è tornato a sottolineare l’importanza del superamento del limite dell’autoconsumo nel bando Parco agrisolare e il collegamento del Fondo di coesione al Pnrr.
Fonte: Uffici stampa Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Cia; Foto di apertura: PNRR, riunione della Cabina di regia a Palazzo Chigi dal sito governo.it