Attualità
Piccoli frutti: il 95% degli italiani li consuma
Il 60% li preferisce freschi; Gen Z e Millenials più aperti al consumo trasformato

Il 95% degli italiani consuma, spesso o a volte, piccoli frutti, cioè fragole, lamponi, mirtilli, more e ribes. La percentuale sale al 96,9% nella fascia d’età 55-64 anni, trainata dal maggiore peso della risposta “Sì, a volte”. Al contrario, Gen Z e Millenials dichiarano un consumo più frequente (“Sì, spesso”) di piccoli frutti: 18-24 anni 56,1%; 25-34 anni, 59,6%; 35-44 anni, 62,2%.
Lo rivela una Instant Survey condotta nei giorni scorsi da Sec Newgate Italia su un campione rappresentativo della popolazione italiana (circa 3.000 persone). Il panel degli intervistati è stato fornito da Bilendi, multinazionale di Parigi presente in 21 Paesi. A livello geografico, sono le regioni del Sud e le Isole quelle che rivelano un maggior consumo di piccoli frutti (Sì, spesso, nda), pari al 56,7%; segue il Nord Ovest col 55,2%, Il Centro Italia, 53,8% e il Nord Est del Paese col 52,5%.
Sono tuttavia le generazioni più giovani ad avere le idee più chiare sui piccoli frutti e in tal senso costituiscono il target privilegiato delle aziende. E che i giovani siano gli “Ambassador” ideali dei Berry lo si può anche rilevare dalla modalità di fruizione: ben il 44,8% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni hanno messo al primo posto delle loro scelte il consumo di piccoli frutti freschi e trasformati, superando di quasi 12 punti percentuali la classe di età che va dai 45 ai 54 anni che invece al 62,5% preferisce il consumo di frutta fresca e di quasi 21 punti percentuali gli over 64 di età. Gradimento superiore alla media nazionale anche per la classe d’età 25-34 anni col 39,3%
Anche indagando il motivo di acquisto evidenzia come le generazioni più giovani siamo molto interessate a questi prodotti e si accostano a loro con le idee chiare. Se il gusto dei piccoli frutti mette d’accordo tutti gli intervistati e soprattutto gli estremi: 18-24 anni, 72,9%; over 64 anni: 72,1%, le differenze si trovano nelle altre motivazioni di consumo indagate nella ricerca. Anche rispetto all’ultima domanda della ricerca sulla conoscenza che le coltivazioni di piccoli frutti riducono l’impatto ambientale, contribuiscono alla tutela delle aree in cui vengono coltivati, contrastando il loro spopolamento le classi di età più giovani sono informate. Tra chi ha risposto Sì, ne sono al corrente, spiccano i 18-24enni col 43,7% delle risposte, che sommati al Sì, ne ho sentito parlare spingono questa classe d’età al 67,7%: più di 9 punti percentuali sopra la media delle risposte (58,5%)

In generale, più informati gli uomini (47,2%) delle donne (30,1%) e anche in questo caso il Sud e le Isole del Paese.
La ricerca è stata presentata ieri a Milano, in occasione della presentazione ufficiale del Progetto Berry Swing, Little European Heroes Against Climate Change, promosso da CSO Italy, realtà di primo piano dell’ortofrutta del nostro Paese e cofinanziato dall’Unione Europea. Al progetto partecipano anche le seguenti aziende: Apofruit, Apo Scaligera, Mediterraneo Group, Gullino, Lagnasco Group, Mazzoni. Le attività di comunicazione previste dal Progetto Berry Swing abbracciano tutto lo spettro della comunicazione integrata: PR, web e social media, Adv social e online, Below the line, fiere, incoming, b2b, sponsorizzazioni sportive.
Lo sport è infatti la cifra della comunicazione di questo progetto. Festival dello Sport di Trento, Olimpiadi Milano Cortina e Megamarsch in Germania sono gli appuntamenti più importanti del Progetto. Accanto a queste manifestazioni “Tier 1”, se ne aggiungeranno anche altre, come la Gran Fondo di Ciclismo Fausto Coppi in programma a fine giugno a Cuneo.
Presente all’evento di Milano anche Federico Secchi, in partenza con altri 2 alpinisti lombardi, Gabriele Carrara, Bergamo, guida alpina e Leo Gheza, Alpinista, Valle Camonica, pilota parapendio per il Gasherbrum IV. Particolarità della spedizione, la discesa dalla cima in parapendio. 32 anni, guida alpina internazionale e maestro di sci, Federico Secchi, ha all’attivo già alcuni 8.000 metri. L’anno scorso ha raggiunto la cima del K2 in totale solitudine e con gli sci in spalla per la discesa. A 26 anni ha iniziato le sue prime spedizioni alpinistiche (in India sul Chareze Ri North in Patagonia sul Fitz Roy).
Complessivamente, il valore del progetto triennale di promozione e informazione è di oltre 1,7 milioni di euro. Le attività di comunicazione saranno gestite dalla RTI formata da SEC Newgate Italia e RP Circuiti d’impresa, agenzia di Bologna con un forte focus sulla comunicazione food. (aa)
Fonte: Ufficio stampa Sec Newgate Italia




