Piccoli frutti e fragole, aumentano le superfici dedicate

Una panoramica sulla stagione con Carmela Suriano, presidente di Op Terre della Luce

Piccoli frutti e fragole, aumentano le superfici dedicate

È partita da due settimane la commercializzazione di piccoli frutti e fragole per Terre della Luce, l’organizzazione di produttori con sede nel Metapontino, a Policoro. Con la presidente della Op, Carmela Suriano, abbiamo realizzato una panoramica sulla stagione e sui principali obiettivi, sia da lato della produzione che da quello commerciale.

L’obiettivo dell’OP è presidiare il mercato con i prodotti per circa otto mesi l’anno, ossia da novembre e a giugno, puntando ad una scalarità produttiva e alla fidelizzazione dei consumatori, con il fine ultimo di ottenere risultati adeguati per i produttori associati. 
“La scelta varietale e le tecniche colturali utilizzate dai produttori sono due variabili importanti - spiega Carmela Suriano, presidente dell’OP - ma non sono sufficienti per conseguire i risultati attesi. Il fattore climatico, infatti, col passare degli anni ha assunto un peso notevole, capace di sconvolgere ogni pianificazione della produzione e soprattutto i programmi di commercializzazione con le catene della Gdo”.

NSG 203 – Marimbella® da pianta cima radicata

La presidente continua affermando: “I prezzi sostenuti che registriamo in questi giorni per more, lamponi e fragole, denotano una carenza di quantitativi di queste referenze sul mercato europeo, determinata dal fenomeno di innalzamento delle temperature che ha interessato i mesi estivi e che persiste tuttora”. 

Graziana Suriano, responsabile commerciale dell’OP, ci dà qualche altro dettaglio: “Registriamo un incremento delle superfici dedicate ai piccoli frutti, che rappresentano il core business della nostra organizzazione. Per la campagna 2023-2024 gli ettari destinati a fragola sono 111, mentre sono 11 quelli dedicati ai lamponi, more e mirtilli”. 

Relativamente alla prima parte della stagione, la produzione di fragole proviene da piantine a cima radicata delle cultivar NSG 203 – Marimbella® e Fortuna, messe a dimora nelle prime settimane di settembre.

Graziana Suriano, responsabile commerciale Terre della Luce in un impianto di more di un socio dell’OP

Le alte temperature hanno condizionato fortemente la coltivazione dei piccoli frutti, soprattutto delle fragole per cui le operazioni di messa a dimora della pianta fresca (utilizzata nel 90% degli impianti), iniziate nella prima settimana di ottobre, sono ancora in atto. 
“Per alcune cultivar – conclude la responsabile commerciale - questo comporterà un ritardo nella prossima campagna. Questo significa che ci sarà, da un lato, una mancanza di prodotto nei primi mesi del nuovo anno e, allo stesso tempo, una concentrazione della produzione nei mesi di aprile e maggio”. 

I soci dell’OP segnalano un’elevata percentuale di mortalità delle piantine utilizzate per la realizzazione degli impianti, che in alcuni casi supera anche il 50%. Le operazioni di sostituzione delle piante sarebbero dovute finire entro il mese di ottobre, invece non sono ancora concluse, a causa di ritardi accumulati da alcuni distributori, nella consegna del materiale vivaistico.    

Per maggiori informazioni, è possibile contattare direttamente Op Terre della Luce soc. coop. agr. (Via San Maurizio n° 60 - 75025, Policoro MT ) alla mail info@terredellaluce.it oppure consultare il sito www.terredellaluce.it
 

Foto in apertura: Carmela Suriano, Presidente OP Terre della luce  

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