Piante officinali, un’opportunità per i produttori

Andrea Primavera (Fippo): «Vi spiego la crescita sostenibile del settore»

Piante officinali, un’opportunità per i produttori

Da una presenza marginale nel settore, oggi le piante officinali - così come le piante aromatiche e le spezie - occupano spazi sempre più importanti. Una crescita che ha contribuito allo sviluppo del settore produttivo, soprattutto in ambito di sostenibilità. Tant’è che anche la fiera internazionale dell’ortofrutta Macfrut (in programma a Rimini Expo Centre dal 3 al 5 maggio) ha deciso di investire in questi prodotti con l’area dedicata di Spices&Herbs Global Expo, giunta quest’anno alla sua seconda edizione.

Ma quali sono le prospettive di crescita delle piante officinali? Ne abbiamo parlato con Andrea Primavera, presidente della Federazione italiana produttori piante officinali (Fippo).  
“É fondamentale capire che dietro ad un prodotto della salute come una pianta officinale c’è una lunga catena di approvvigionamento che va studiata e tutelata – spiega Primavera a IFN -. Se buona parte del nostro settore si approvvigiona con la raccolta spontanea, questo implica necessariamente una conservazione dell’habitat e di certe specie che fanno parte della nostra quotidianità: una su tutte la pianta della genziana, molto utilizzata per la produzione di amari”.
E proprio alla supply chain delle officinali e alla loro sostenibilità sarà dedicato il convegno “Officinali in agricoltura: una scelta sostenibile” in programma venerdì 31 marzo a Milano e organizzato dal Macfrut. L’appuntamento che si terrà a Milano presso Stecca 3.0 (via Gaetano De Castilla, 26), venerdì 31 marzo alle 11 e sarà un crocevia di esperienze di colture agricole delle piante officinali del nord d’Italia tra tradizione e innovazione (per informazioni clicca qui).

“Fra le best practices che citeremo ci sarà la società cooperativa agricola Agribioenergia di Medicina (Bologna) che, oltre a conoscere un grande sviluppo negli ultimi cinque anni, ha messo a punto un sistema per sfruttare il calore residuo del biogas per la trasformazione delle officinali” dice Primavera.
E continua: “Proprio come sostiene l’autrice Ann Armbrecht di ‘Business of botanical’, i derivati delle piante officinali, aromatiche e delle spezie sono diventati un grande business ma manca attenzione sul loro approvvigionamento e quindi sulle zone in cui vengono raccolte, sul trasporto e la loro lavorazione”.

Tradizionalmente i Balcani meridionali (Albania e Montenegro) hanno rappresentato un’area di raccolta spontanea di queste piante ma spesso l’origine di questi prodotti è sconosciuta. “Il settore ha bisogno prima di tutto di consapevolezza – sottolinea il presidente di Fippo – ovvero sapere da dove vengono le materie prime e fare scelte in ambito di acquisto, selezionando le aziende più sostenibili”.   
Ragionare sulla provenienza di questi prodotti, porta il pensiero automaticamente alla loro produzione. “Anche se la raccolta spontanea di questi prodotti costa meno, ci possono essere costi nascosti, come lo sfruttamento del territorio e delle popolazioni; per questo urge premere l’acceleratore sulla coltivazione, almeno per le produzioni principali. Mentre per quanto riguarda gli areali più piccoli, vanno salvaguardati gli ambienti di crescita tramite appositi disciplinari”. 

Un altro fenomeno su cui Fippo vuole puntare i riflettori è il cambiamento climatico, sociale ed economico. “Questo contesto sta mutando tantissimo le dinamiche della raccolta spontanea che prima era legata al concetto di economia informale (cash crop) – commenta l’esperto -. Si tratta di fenomeni che tendono a scomparire dato che le persone si spostano a vivere nelle città. Un esempio abbastanza emblematico dei tempi recenti è quello del tarassaco e dell'ortica, piante sempre più utilizzate e che necessitano di implementarne la coltivazione, poiché non si riescono più a reperire altrimenti. E per tutte quelle piante che non sarà possibile coltivare, dovremo selezionare altre specie o varietà in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni climatiche”. E aggiunge: “Fra i casi di successo, è interessante anche quello dell’acclimatazione in coltivazione della stella alpina (Leontopodium alpinum), pianta rara e protetta, oggi coltivata per l'utilizzo cosmetico”.

La produzione sostenibile delle piante officinali, la tutela della biodiversità e la salvaguardia dei diritti dei detentori delle conoscenze tradizionali saranno al centro del convegno internazionale "La sostenibilità della produzione delle piante officinali" in programma giovedì 4 maggio al Macfrut.
La partecipazione al convegno è gratuita previa registrazione (per informazioni clicca qui
Ulteriori focus tematici sulle piante officinali saranno proposti anche il prossimo anno durante il forum biennale di Fippo. 

Nella foto di apertura Andrea Primavera intervenuto alla presentazione del Macfrut a Riyad


Focus “Officinali in agricoltura: una scelta sostenibile”
Il convegno si terrà a Milano presso Stecca 3.0 (via Gaetano De Castilla, 26) venerdì 31 marzo alle 11. 
L’evento metterà a confronto università, istituzioni e operatori del settore, ponendo l’attenzione sulle esperienze di produzione del nord d’Italia di piante officinali per il comparto industriale nell’ambito farmaceutico, nutrizionale e cosmetico, nonché agli esempi della rinascita sui territori di montagna di imprese che affrontano la sfida della valorizzazione della flora officinale, spesso intraprese da giovani agricoltori. 
Tra gli interventi della giornata, Enrico Dall’Olio di Agribioenergia, cooperativa alle porte di Bologna che utilizza l’energia termica ricavata dal proprio impianto di biogas per la prima trasformazione delle piante officinali coltivate. E ancora, Luca Giupponi dell’Università di Milano, che a Edolo, con il polo d’eccellenza Unimont, lavora sulla agrobiodiversità e sulla caratterizzazione di specie officinali che possono rappresentare nuove opportunità produttive per le piccole imprese di montagna. Importante anche la presenza di Renato Iguera, presidente di Assoerbe, per uno sguardo al mercato nazionale e internazionale, Andrea Primavera, presidente di Fippo, per una panoramica del mercato delle officinali in Italia, e Renzo Piraccini, Presidente di Macfrut che illustra le peculiarità della seconda edizione di Spices&Herbs Global Expo, al Rimini Expo Centre (3-5 maggio). 
Modera l’incontro Demetrio Benelli, direttore della rivista Erboristeria Domani. 

L’incontro si svolgerà solo in presenza, clicca qui per scaricare il programma.