Piante di pomodoro propagate illegalmente, condannato un coltivatore

La sentenza della Corte di Appello di Catania: un anno di reclusione e multa di 15 mila euro

Piante di pomodoro propagate illegalmente, condannato un coltivatore

Condannato un coltivatore a un anno di reclusione e 15 mila euro di multa con l’accusa di aver riprodotto illegalmente piante di pomodoro. È quanto riportato dalla testata cataniatoday.it, che sottolinea la sentenza della Corte di Appello di Catania che condanna l’imputato per il reato di "fabbricazione e vendita di prodotti che violano i diritti di proprietà industriale" (articolo 517ter secondo comma del Codice penale).

Le indagini, portate avanti dalla Guardia di Finanza di Ragusa, hanno condotto alla scoperta dell’illegalità presente in quattro serre diverse dove è stata evidenziata la conformità genetica con la varietà protetta, grazie a un test genetico sviluppato dal Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, istituzione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. 
Al contadino è stato chiesto di presentare la documentazione necessaria a confermare la liceità della provenienza delle piante di mini plum, requisito che non è stato dimostrato per mancanza di tali certificazioni.
L’Aib (Anti-Infringement Bureau for Intellectual Property Rights on Plant Material), che ha collaborato al caso, si dice soddisfatto del risultato ottenuto poiché rappresenta un importante passo verso la tutela dei diritti di privativa vegetale in sede penale nonché verso l'applicabilità della fattispecie di reato prevista dal Codice penale nel caso in cui una varietà prodotta da seme venga propagata senza alcuna concessione del proprietario.