Piaga cavallette, la soluzione è il cannibalismo

Un feromone può aiutare l’agricoltura

Piaga cavallette, la soluzione è il cannibalismo

Negli ultimi anni, enormi sciami di cavallette si sono abbattuti con tutta la loro voracità sui campi in diverse aree nazionali, lasciandosi alle spalle devastazione e raccolti persi. Soprattutto in questo periodo dell’anno, con il termometro che sale, i produttori sperano di scongiurare una piaga, che di anno in anno, diventa sempre più devastante. Ci sono regioni, come la Sardegna, che sono più colpite di altre: nel giugno 2022 in provincia di Nuoro sono stati danneggiati circa 25mila ettari e centinaia di aziende agricole hanno rischiato il collasso.

Purtroppo, i tentativi di fermare questi insetti sono stati vani e le possibili soluzioni si sono rivelate inconcludenti, anche se ora si spera che la risposta possa arrivare dalle stesse cavallette…anzi dalla loro voracità.
Come riporta The Guardian, gli scienziati hanno scoperto un feromone «anti-cannibalismo» che permette alle locuste di non mangiarsi tra di loro; ma questo feromone potrebbe anche essere la chiave di lettura per implementare nuove strategie di controllo. 
Si sta studiando un trattamento che sfrutti il feromone in modo da poterlo irrorare sulle coltivazioni e schermarle dalle locuste. La seconda opzione al vaglio è la produzione di un insetticida che alteri il feromone anti-cannibalismo e induca gli insetti all'autoeliminazione.

«Potrebbe essere possibile indurre le locuste a comportarsi in modo più cannibalistico», ha spiegato Bill Hansson, direttore del dipartimento di neuroetologia evolutiva presso il Max Planck Institute e autore della ricerca. «Così si potrebbero potenzialmente controllare. Gli esseri umani si sono dati regole etiche che ci impediscono di essere cannibali, ma questa non è la norma in natura. Per le altre specie la carne è carne: una volpe mangerà una volpe, un topo mangerà un altro topo. Si pensa che le locuste si nutrano solo di vegetazione, ma potrebbero invece mangiarsi anche a vicenda».
Questi insetti vivono per lo più individualmente, ma quando in un'area la densità della loro popolazione aumenta e supera una certa soglia, allora dalla fase solitaria passano a quella gregaria, cambiando anche colore e aumentando la voracità, dando vita a sciami distruttivi.