Dal campo
PEWU: tecniche innovative per preservare il pero in Emilia-Romagna
Per tre anni un partenariato qualificato lavora per affrontare i cambiamenti climatici

È in pieno svolgimento PEWU – Pear Efficiency Water Use, il progetto avviato nel 2024 con l’obiettivo di ridurre i consumi di acqua del pero, una delle produzioni simbolo dell’Emilia-Romagna, oggi messa a dura prova dagli effetti del cambiamento climatico. Negli ultimi anni i frutteti sono stati colpiti da estati torride con temperature oltre i 35°C, lunghi periodi di siccità e precipitazioni improvvise e intense. Queste condizioni hanno provocato forti stress fisiologici nelle piante, con cali di produttività e un aumento degli espianti, in particolare per la varietà Abate Fétel, di grande valore commerciale. In questo scenario diventa cruciale trovare soluzioni capaci di conciliare la sostenibilità economica delle aziende agricole con la tutela ambientale e la gestione intelligente delle risorse idriche.

PEWU, coordinato dall’ente di ricerca cesenate Ri.Nova, nasce proprio con questo scopo: definire nuove strategie di irrigazione per migliorare la resa dei pereti riducendo i consumi di acqua. Il progetto si concentra infatti sul monitoraggio dei consumi idrici dei pereti in relazione ai mutati scenari climatici, per capire come sono cambiate le esigenze delle piante nelle diverse fasi di sviluppo.
Il progetto, che si concluderà nel 2027, studia l’irrigazione di precisione grazie a sensori e intelligenza artificiale, per automatizzare i processi e ottimizzare ogni goccia d’acqua. Infatti, sperimenta nuove soluzioni impiantistiche, come doppia ala gocciolante, minisprinkler localizzati e sistemi pulsanti in grado di contrastare gli stress da caldo, siccità e temperature elevate del suolo. Mette inoltre a punto un sistema di allerta climatica per monitorare le temperature nella zona radicale e guidare in tempo reale gli interventi irrigui.

Accanto al mondo della ricerca, che coinvolge anche l’Università di Bologna, partecipa il Canale Emiliano-Romagnolo, l’ente formativo Dinamica, Astra Innovazione e Sviluppo e 14 realtà produttive e cooperative agricole tra cui Apo Conerpo, Granfrutta Zani, Orogel Fresco, Agrintesa, Italfrutta, Fruit Modena Group, Cico, AFE e diverse aziende agricole del territorio. Una rete, quella costituita dal progetto, che rappresenta la spina dorsale del comparto pericolo regionale, fortemente impegnata a garantire qualità e continuità produttiva.
“L’acqua è una risorsa sempre più preziosa e limitata – sottolinea Stefano Foschi, responsabile organizzativo del progetto per Ri.Nova –. Con PEWU vogliamo fornire agli agricoltori strumenti pratici e conoscenze scientifiche per irrigare meglio, tutelare le colture e salvaguardare la redditività delle imprese, senza sprecare risorse. Oltre a rafforzare il comparto della pera, PEWU si propone come modello di agricoltura resiliente e sostenibile, replicabile anche su altre colture frutticole. Le tecniche sviluppate aiuteranno infatti non solo a fronteggiare i cambiamenti climatici, ma anche a ridurre i consumi energetici e migliorare la qualità delle produzioni”.

Grazie al trasferimento diretto delle conoscenze dagli enti di ricerca alle aziende agricole, il progetto contribuisce a costruire un circolo virtuoso di innovazione che rafforza la competitività del settore e promuove la sostenibilità ambientale.
L’iniziativa è realizzata nell’ambito del CoPSR 2023-2027 - Tipo di intervento SRG01 “Sostegno ai Gruppi Operativi PEI AGRI” – OS4. Il progetto è finanziato dal FEASR 2023-2027 – Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – Progetto "Gestione irrigua efficiente, razionale e sistemi di alert per una coltivazione resiliente della specie pero - PEWU Pear Efficiency Water Use - PEWU". (aa)
Fonte: Ufficio stampa Rinova
