Attualità
«Pesticidi o agrofarmaci, non perdiamo la bussola con le polemiche»
L'agronomo Guglielmo Donadello (Zero Residui) interviene sul tema sollevato da IFN
Continua - e ci fa molto piacere - il dibattito riguardo l'editoriale sui ‘pesticidi’ (approfondisci). Ci arriva il punto di vista di Zero Residui, l'associazione di volontariato iscritta agli enti del terzo settore, che esprime le proprie considerazioni e invita a non perdere il focus del tema, overo la sicurezza alimentare e la tutela dei consumatori. Scrive il suo pensiero il Dott. Ag. Guglielmo Donadello.
La discussione sui pesticidi non deve limitarsi a un cambio di terminologia per tentare di sminuire i timori dei consumatori. È fondamentale affrontare il problema in modo responsabile, promuovendo pratiche agricole sostenibili, investendo nella ricerca di varietà resistenti ai patogeni e di alternative ai prodotti chimici di sintesi, informando accuratamente i consumatori sui rischi e sulle scelte per proteggere la salute e l'ambiente. Sorprende pensare che, nel 2023, ci sia ancora qualcuno che pensi che la riduzione dei consumi dell'ortofrutta sia dovuta alla "parola" pesticidi e non all'insieme di concause derivanti dalla particolare situazione storica e socioeconomica che vive il nostro paese e l'Europa con una guerra in corso, un'inflazione molto elevata e redditi sempre più ristretti per larghe fasce della popolazione che porta a una generale contrazione dei consumi. Rinominare i pesticidi come "fitofarmaci" o "agrofarmaci" non cambia di certo la loro natura poiché, come è ovvio, l'uso eccessivo e ripetuto di queste sostanze può avere conseguenze negative sull'ambiente e sulla salute umana. La sfida principale consiste nel trovare un equilibrio tra la protezione delle colture, la protezione dell’ambiente e la riduzione dell'impatto dei pesticidi sull'intero ecosistema. Da qui la necessità assoluta di incentivare pratiche agricole sostenibili, anche tramite finanziamenti mirati, implementare sistemi di monitoraggio e controllo e adottare il metodo biologico di produzione o una produzione integrata a zero residui. Sempre in merito ai pesticidi, non è secondaria la problematica legata alle macchine per la distribuzione, in percentuale altissima assolutamente obsolete, che riguarda l'impatto di questi prodotti sull'ambiente e sulla salute degli operatori agricoli che li applicano, oltre che la sicurezza degli alimenti. Non possiamo non ricordare che sono in capo alle istituzioni e agli attori della filiera agroalimentare, in particolare l'attore finale (la distribuzione), garantire ai consumatori prodotti sicuri, regolamentando l'uso di pesticidi o imponendo l'adozione di pratiche agricole sostenibili che ne riducano il ricorso.
Esistono alternative ai pesticidi chimici, come i mezzi e i metodi impiegati in agricoltura biologica, o nel metodo di produzione integrata che utilizza i modelli previsionali, i sistemi di supporto alle decisioni (DSS) e predilige l'impiego di agenti di biocontrollo (microrganismi, virus, estratti di origine vegetale, insetti, acari e nematodi antagonisti, feromoni, esche e sostanze di base). Investire nella ricerca e nell'innovazione di queste alternative è fondamentale per uno sviluppo agricolo sostenibile. La formazione e l'informazione degli agricoltori su queste alternative, insieme a trasparenza e chiare informazioni per i consumatori, sono passi fondamentali per garantire la sicurezza alimentare e la tutela dell'ambiente. La riduzione dell'uso di pesticidi in agricoltura e l'adozione di pratiche sostenibili come il metodo "Residuo Zero" rappresentano un'opportunità per il settore agricolo e per l'ambiente ed una soluzione valida per offrire cibi sani e sicuri ai consumatori. Queste iniziative non sono responsabilità solo dei singoli attori poiché riguardano il futuro dell'intera collettività e del pianeta che abitiamo.
Dott. Ag. Guglielmo Donadello