Pesche fiacche, meloni alle stelle

Una panoramica sui trend commerciali di Veronamercato

Pesche fiacche, meloni alle stelle

"Gli equilibri commerciali tra merce offerta e richiesta stanno mutando e, in generale, il mercato è stabile ma le quotazioni sono orientate al rialzo per la frutta”. A dirlo a IFN è Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile del listino prezzi di Veronamercato.  

Ad aumentare in questi ultimi giorni sono stati soprattutto i prezzi dei meloni: “C’è carenza di prodotto e, di conseguenza i prezzi si alzano” dice Bonizzi. L’operatore si riferisce ai meloni lisci, confezionati in cassa da 5 pezzi e commercializzati sui 3,50 euro al chilogrammo e fino a 4 euro, per i prodotti di qualità, mentre i frutti di categoria extra superano anche i 4 euro. Il melone retato di Mantova venduto in padella da 5/6 pezzi viene invece distribuito nella fascia prezzo 3,30/3,70 euro al chilogrammo.

Bonizzi specifica come una leggera ripresa del prezzo si stia verificando anche per le angurie: “Abbiamo il prodotto laziale, campano e mantovano lavorato in cartoni fino a 10 chilogrammi che si piazza con un prezzo medio di 0,88 euro al chilo, mentre quelle in bins ‘viaggiano’ sui 0,75 euro al chilo. Anche se le angurie tradizionali continuano ad essere quelle più richieste, si trovano anche le angurie mini: in questo caso i prezzi sono più stabili e si aggirano su 1/1,50 euro al chilogrammo”.

Al contrario le pesche stanno vivendo un andamento ‘fiacco’: “I volumi disponibili non sono tantissimi ma nemmeno l’interesse del mercato è alto", specifica Bonizzi. "Attualmente si commercializza la pesca gialla a 1 euro per il cal A e a 2 euro al chilogrammo per il cal AAA”. E continua: “anche le nettarine hanno più o meno gli stessi prezzi e il prodotto lavorato in padella viene piazzato a 0,10/0,20 euro in più al chilogrammo. I calibri A sono venduti a 1,20 euro al chilo mentre quelli AAA raggiungono i 2,20 euro. Il prodotto è locale ma arriva anche da Campania e dalla Spagna”.

Interesse scarso si registra anche per le fragole, che ora provengono dal Trentino: “Questi frutti sono venduti a 4/5 euro al chilogrammo per una padella da 2 chili, per circa 10 euro al collo”.

Tra i frutti di stagione vanno citate anche le ciliegie: “Al momento c’è una leggera sovrapposizione tra il prodotto locale verso la fine e il prodotto di collina", dice Bonizzi; "in generale si stanno vendendo a 4 euro al chilo per il calibro 24, 6 euro per il calibro 30+ lavorato in cestino. Per limitati prodotti a marchio di elevata qualità si registrano anche picchi fino a 8 euro al chilogrammo. In generale la richiesta di questo prodotto è buona”.

Sul mercato si trovano anche i fichi pugliesi, che sono distribuiti a 2,50 euro al chilogrammo.

Passando alle verdure, l’operatore sottolinea prezzi più stabili, complice anche la piena produzione degli areali locali vocati a zucchine, cetrioli e melanzane.
Sulle zucchine Bonizzi commenta: “Il prodotto scuro lavorato in doppio strato viene venduta a 0,60 euro al chilogrammo, mentre il monostrato in padella di calibro 7/14 arriva anche a 1 euro al chilogrammo. Invece le zucchine di calibro 14/21 sono commercializzate a 0,60 euro al chilogrammo: quest’ultimo è il prodotto che va per la maggiore. Infine è presente anche il cosiddetto ‘zuccone’ ovvero il prodotto destinato all’estero (Germania in primis): si tratta di zucchine dal calibro 21+ che sono vendute a 0,40 euro al chilo”.

Diverse le quotazioni delle melanzane: “Quella ovale lavorata in padella è venduta su 0,80 euro al chilogrammo, quella lunga a 1,40 euro  mentre quella viola oscilla da 1,50 a 2 euro al chilogrammo: quest’ultima è un po’ meno richiesta rispetto alla classica ovale”.

Sui pomodori non ci sono grandi stravolgimenti di prezzi e il prodotto a grappolo olandese viene quotato su 0,80 euro il chilogrammo, mente quello nazionale (categoria extra) supera anche 1 euro.
“Le verdure più richieste al momento sono zucchine e pomodori, ma anche la lattuga gentile che commercializziamo su 1 euro al chilogrammo – commenta Bonizzi – allo stesso tempo i peperoni (sia giallo che rosso) raggiungono un prezzo pari a 1,50 euro al chilogrammo.
Anche i cetrioli rimangono abbastanza stabili (0,70 euro al chilo) mentre i finocchi sono in calo: da 3 euro al chilogrammo, ora sono passati a 2,29 euro.