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Pesche e nettarine: l'USDA delinea lo scenario per il futuro
Exploit delle esportazioni turche
Secondo l’ultimo rapporto dell’USDA (clicca qui per approfondire), la produzione mondiale di pesche e nettarine è in crescita da quattro anni consecutivi, con la stagione 2024/25* che dovrebbe segnare il record di 25,4 milioni di tonnellate (+2%), un risultato attribuibile ai maggiori raccolti nei principali paesi produttori, tra i quali Cina, Unione Europea, Turchia e Stati Uniti.
Di conseguenza, le esportazioni raggiungeranno 1 milione di tonnellate (+7%), con la Turchia che ha raddoppiato le proprie spedizioni nell’ultimo quinquennio, arrivando a 250 mila tonnellate nel 2024/25. A favorire l’export turco, è una produzione stimata in aumento del 11% a 1,2 milioni di tonnellate (+11%), nonché l'ampliamento delle superfici coltivate e l’introduzione di varietà maggiormente produttive.
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Passando alla Cina, primo produttore mondiale, si prevede un raccolto di 17,6 milioni di tonnellate per la stagione 2024/25 (+1%), favorito dalle produzioni nelle province meridionali che più che compensano le minori rese dovute alla siccità nel nord e la continua riduzione delle superfici coltivate. Le esportazioni cinesi aumenteranno del 25%, raggiungendo quota 75 mila tonnellate, mentre le importazioni saliranno a 54 mila tonnellate.
Spostandoci nell’Unione Europea, la produzione di pesche e nettarine è stimata in crescita a 3,6 milioni di tonnellate (+6%), grazie alle condizioni favorevoli, in particolare in Spagna. Di conseguenza, nel commercio internazionale, l’UE aumenterà le proprie esportazioni a 200 mila tonnellate (+46%), registrando il livello più alto degli ultimi cinque anni. D’altro canto, le importazioni cresceranno leggermente fino a 50 mila tonnellate, spinte dall'aumento delle forniture dalla Turchia.
Negli Stati Uniti, la produzione è prevista in ripresa a 669 mila tonnellate (+2%), dopo aver toccato l’anno scorso il livello più basso degli ultimi 40 anni. Questo sosterrà anche le esportazioni, che aumenteranno del 30%, raggiungendo 60 mila tonnellate, mentre le importazioni diminuiranno a 27 mila tonnellate.
Scendendo nell’emisfero meridionale, in Cile, il raccolto previsto rimarrà pressoché stabile a 174 mila tonnellate, con l’ampliamento delle superfici dedicate alle nettarine che compensa il calo di quelle destinate per le pesche. Le esportazioni cilene aumenteranno leggermente a 116 mila tonnellate.
Infine, si prevede che la Russia, il più grande importatore mondiale di pesche e nettarine, raggiungerà un nuovo record, importando circa 345 mila tonnellate.
*Note: Campagna di commercializzazione che inizia a gennaio del primo anno per i Paesi dell'emisfero settentrionale e a novembre del primo anno per i Paesi dell'emisfero meridionale. (gc)