Pesche e albicocche in calo: raccolti spagnoli sotto le attese

Gli aggiornamenti ufficiali sono già al ribasso, ma gli operatori segnalano una situazione ancora più critica

Pesche e albicocche in calo: raccolti spagnoli sotto le attese

In Spagna, così come in Italia, la campagna 2025 delle drupacee entra nel vivo e, come spesso accade, la realtà sul campo costringe a rivedere le previsioni iniziali. L’ultimo aggiornamento fornito dalle Cooperativas Agroalimentarias de España ha corretto al ribasso le stime pubblicate da Europech, (che riportavano una diminuzione di circa il 5% rispetto all'anno scorso), con un calo complessivo previsto dell’8%. A subire i tagli più significativi sono le pesche, con una riduzione del 9%, seguite dalle nettarine (-6%) e, in modo ancora più marcato, dalle albicocche (-20%). Restano invece stabili, al momento, le previsioni per prugne e ciliegie.
Tuttavia, fonti ‘sul campo’ segnalano che anche queste stime potrebbero rivelarsi ottimistiche. Dall’ultima fase della campagna di Murcia, passando per la Valle dell’Ebro, fino all’Estremadura, i riscontri effettivi sul raccolto indicano una produttività inferiore alle attese, con molti impianti che non raggiungono i volumi previsti. Analizzando i dati dall’inizio di aprile ad oggi, il confronto con il 2024 evidenzia un calo generalizzato dei volumi: -20% per albicocche e prugne, -10% per pesche e nettarine, -25% per le pesche piatte. Solo le ciliegie hanno mantenuto livelli simili a quelli dello scorso anno, mentre le Platerinas (nettarine piatte) segnano un incremento, legato però esclusivamente all’entrata in produzione di nuovi impianti.

Sul fronte commerciale, però, il mercato ha reagito positivamente, favorito da questa carenza di prodotto che non interessa solo la Spagna ma, in diversa misura, i principali produttori europei, a partire dalla Grecia. I prezzi, infatti, hanno mantenuto livelli superiori rispetto al 2024 almeno fino a metà giugno, e si mantengono tuttora su valori elevati. Con una disponibilità in calo e una domanda attiva, è verosimile che il trend al rialzo continui per tutto il corso della campagna. Ma il 2025, in Spagna, non sarà solo l’anno delle quantità ridotte. Sarà anche l’anno della transizione varietale, specie nel segmento delle albicocche, dove si registra la progressiva uscita di scena delle varietà storiche coltivate a Valencia, Murcia e Aragona, sostituite dalle nuove selezioni varietali brevettate da aziende specializzate in drupacee.

Tra le tendenze più evidenti, anche la crescente diffusione delle nettarine piatte, che, a oltre un decennio dalla loro introduzione, stanno guadagnando terreno nella programmazione varietale dei produttori, soprattutto grazie alla loro capacità di attrarre segmenti premium del mercato. Insomma, nonostante le difficoltà climatiche e produttive, la campagna 2025 si distingue per una spinta all’innovazione varietale che rappresenta una leva strategica per la segmentazione commerciale e il posizionamento delle drupacee sugli scaffali. Un settore che, per restare competitivo, non può permettersi di restare indietro rispetto alle altre categorie dell’ortofrutta.

Ha collaborato Fabrizio Pattuelli