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Pesca e Nettarina di Romagna IGP: tradizione che innova, qualità che cresce
Miglioramento genetico, sostenibilità e comunicazione digitale al centro del rilancio

Fra i filari di un pescheto, nel cuore della campagna ravennate, la Pesca e Nettarina di Romagna IGP si è raccontata nel modo più autentico possibile: là dove nasce e cresce. È questo il senso dell’evento andato in scena ieri sera presso l’azienda agricola Nonni di Fossolo, a Faenza, trasformato per l’occasione in un palcoscenico a cielo aperto per celebrare un prodotto simbolo del territorio.
Un appuntamento che è stato al tempo stesso incontro tecnico e festa, occasione per approfondire in presa diretta i segreti della produzione e le strategie di valorizzazione della filiera. Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione ha illustrato le ultime novità del settore e le strategie che sta mettendo in campo per la promozione, mentre Claudio Nonni, peschicoltore e padrone di casa, ha condiviso con i presenti la sua esperienza sul campo, mostrando da vicino le fasi del lavoro quotidiano in azienda.
A rendere la serata ancora più piacevole ci ha pensato Paolo Cevoli, che con il suo show ha strappato sorrisi e applausi, regalando un momento di leggerezza nel segno della romagnolità.

È stato Claudio Nonni, padrone di casa e titolare dell’azienda agricola di Fossolo, ad aprire ufficialmente la serata.
"Per me è un onore e un piacere celebrare una coltura che rappresenta la nostra storia – ha raccontato –. Negli anni ’70 siamo partiti con le prime nettarine quando in molti ci davano dei matti: era una coltura sconosciuta, ma abbiamo creduto in questa sfida, affrontando anche momenti difficili. Oggi siamo arrivati alla quarta generazione grazie a mio nipote Nicola, che rappresenta il futuro della nostra azienda. Sono certo che tutto quello che abbiamo costruito continuerà a crescere e prosperare".

Il futuro della Pesca e Nettarina di Romagna IGP passa necessariamente dall’innovazione, a partire da quella varietale. Non a caso, l’azienda Nonni è da anni impegnata nella ricerca, grazie a un campo sperimentale sviluppato in collaborazione con il consorzio New Plant, nato dalla sinergia tra Apo Conerpo, Apofruit e Orogel Fresco.
L’obiettivo è chiaro: individuare e testare, a livello nazionale e internazionale, nuove varietà più performanti, in grado di soddisfare sia le esigenze dei produttori sia le aspettative del mercato. "New Plant è un consorzio di scopo più unico che raro – ha sottolineato Ugo Palara, direttore tecnico di Agrintesa e presidente di New Plant –. Lavoriamo con le risorse dei nostri soci per offrire varietà migliori, perché senza innovazione non si può restare competitivi. Fino a dieci anni fa si puntava soprattutto sulla quantità, oggi invece il mercato chiede qualità e noi dobbiamo essere pronti a rispondere".

Un processo complesso, come ha spiegato Roberto Colombo, responsabile innovazione varietale dell’ufficio tecnico di Agrintesa: "Su 100 varietà che valutiamo, solo l’1 o il 2% arriva davvero alla fase di commercializzazione. Quello dell’azienda Nonni è uno dei campi sperimentali che New Plant utilizza in Romagna per testare selezioni italiane e straniere. È un lavoro fondamentale, perché da queste valutazioni derivano le future strategie produttive e commerciali. Serve rigore, esperienza e professionalità per trovare il giusto equilibrio tra le richieste del consumatore e le necessità del produttore".
L’innovazione, insomma, è un processo continuo e dinamico. "Anche il disciplinare della Pesca e Nettarina di Romagna IGP – ha ricordato ancora Palara – non è più lo stesso di quando abbiamo iniziato. Proprio grazie a questa attitudine al miglioramento costante, oggi possiamo offrire al mercato uno standard qualitativo sempre più alto".

La parola è poi passata a Paolo Pari, presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Pesca e Nettarina di Romagna IGP, che ha tracciato le prospettive future della filiera. "Con il nuovo regolamento europeo sulle IG sarà più semplice aggiornare il parco varietale – ha spiegato – ed è un passaggio fondamentale per un prodotto come il pesco, dove il miglioramento genetico è estremamente rapido. Solo con varietà all’altezza possiamo garantire quel valore aggiunto che il consumatore si aspetta dall’IGP, un marchio che in questi anni ha conquistato notorietà e riconoscibilità, proprio perché legato a valori forti: la Romagna è da sempre terra ospitale, giovane nello spirito, ma con una storia frutticola riconosciuta a livello mondiale. Valori che dobbiamo tutelare e raccontare ancora meglio".
Dopo alcune stagioni difficili, il comparto sta vivendo una fase di ripresa: nel 2024 le quantità certificate Pesca e Nettarina di Romagna IGP sono cresciute del 21% rispetto all’anno precedente, un trend positivo spinto anche dalla crescente attenzione dei consumatori verso i prodotti locali certificati, radicati in territori dalla storia agricola importante.
Anche la comunicazione gioca un ruolo strategico. "Voglio celebrare i risultati di due anni di progetto promozionale, cofinanziato al 70% dalle regione Emilia Romagna, che ha visto campagne digitali con 4,5 milioni di visualizzazioni su YouTube, 6 milioni di impression e 500 mila ascolti del nostro podcast dedicato ai produttori, i veri eroi di questa filiera, che, nonostante le difficoltà, continuano a portare avanti un’eccellenza riconosciuta e apprezzata. Sono risultati importanti, che vogliamo ancora migliorare".

Pari ha concluso con un sentito ringraziamento ai soci del Consorzio di Tutela e Valorizzazione: Agribologna, Apo Conerpo con Alegra e Naturitalia, Apofruit, AOP Italia, Consorzio Ortofrutticolo di Romagna, Orogel Fresco, Granfrutta Zani, Tozzi Frutta e Zavoli, "motore pulsante di questo prodotto così iconico per la nostra terra".
La serata si è chiusa con lo spettacolo di Paolo Cevoli, simbolo della romagnolità più autentica, che con il suo spirito leggero e ironico ha strappato sorrisi al pubblico. Un finale che vuole essere di buon auspicio per il futuro della Pesca e Nettarina di Romagna IGP, tra tradizione, innovazione e ottimismo. (aa)

