Pesca di Verona IGP: i fatti ci sono, eccome

Il consumatore sta rispondendo con entusiasmo. Adesso occorre garantire continuità e massa critica

Pesca di Verona IGP: i fatti ci sono, eccome

26.800 chili di pesche di Verona IGP vendute in un solo supermercato nell’arco di un mese, pari a 216 colli al giorno. Numeri rilevanti, illustrati ai numerosi partecipanti durante l’incontro “Pesca di Verona IGP, Un valore per il territorio – Il tempo del fare”, che si è tenuto lo scorso venerdì a Bussolengo nella cornice di Palazzo Spinola.
La serata è stata l’occasione per fare il punto della situazione fra tutti gli attori della filiera, in primis produttori e distributori – nella fattispecie Supermercati Migross e Supermercati Rossetto – senza dimenticare l’ente certificatore (CSQA) e la partecipazione della Regione Veneto. 

“Le vendite realizzate da quel supermercato (appartenente al gruppo Rossetto) sono impressionanti – ha specificato Salvo Garipoli, Direttore di SG Marketing e moderatore dell’incontro – soprattutto se si considera che solitamente sono sviluppate nell’arco di una stagione, mentre in questo caso in appena 30 giorni. Questi sono i “fatti” che valgono più di mille parole, perché sono la prova lampante che il consumatore se trova in reparto un prodotto di qualità, stagionale e legato al territorio risponde con entusiasmo. La sfida è farglielo trovare per tutto l’arco della stagione senza abbassare l’asticella della qualità. Quindi, se si prosegue su questa strada sarà possibile riportare la peschicoltura veronese ai fasti di un tempo”.

In effetti, durante la serata i diversi interlocutori hanno ricordato, con un certo rammarico, come fino agli anni 90 la peschicoltura fosse un vanto del territorio veronese apprezzata anche all’estero. Poi, come sappiamo, a partire dagli anni 2000 il sistema peschicolo di tutto il Nord Italia è entrato in una profonda crisi che ha provocato una emorragia di ettari. 
Questo non significa che gli italiani abbiano smesso di acquistare pesche e nettarine, anzi: “nonostante il calo degli ultimi anni, la categoria vale ancora il 10% del fatturato del reparto ortofrutta – ha sottolineato Garipoli – quindi è necessario collaborare con le insegne per generare valore da ridistribuire lungo la filiera”.

Dalla distribuzione non manca la voglia di collaborare: “Come Migross crediamo nei progetti che puntano a valorizzare le eccellenze del territorio, proprio come la Pesca di Verona IGP – ha spiegato il Consigliere Alessandro Mion - D’altronde il consumatore è sempre più ricettivo ai localismi, a patto che siano di alta qualità, che è quello che cerchiamo di proporre quotidianamente”. 
Sulla stessa lunghezza d’onda si trova il gruppo Rossetto, come si è evinto dalle parole del responsabile commerciale Antonio Troiani: “Abbiamo creduto fin da subito a questo progetto dando massima visibilità al prodotto fra cartellonistiche dedicate e posizionamento in punti caldi del reparto. Una strategia che ha pagato come dimostrano i dati. Peccato che sia durato solo un mese”.

Proprio la garanzia di poter coprire l’intera campagna commerciale è il primo aspetto sul quale lavorare; di pari passi occorrono volumi per soddisfare le esigenze delle catene. Quindi, se continuità e massa critica sono due aspetti basilari, la stella polare rimane la qualità: “negli anni passati si è commesso l’errore di esacerbare l’aspetto produttivo a discapito di calibro e sapore – ha sottolineato – e questo ha disaffezionato il consumatore che è colui che decide il successo o meno di un determinato prodotto. Se si riesca a garantire, per tutta la stagione, la qualità che abbiamo potuto assaporare l’anno scorso, sono certo che la Pesca di Verona IGP potrà ritagliarsi un ruolo da protagonista non solo in Veneto ma pure nelle altre zone d’Italia così come all’estero”.

“Questi traguardi ambiziosi sono possibili solo se c’è unità d’intenti all’interno della base produttiva che è poi il segreto di altre DOP/IGP che certifichiamo – ha sottolineato Nicola Conterno Responsabile tecnico e vegetali CSQA delle DOP/IGP/STG – poi, chiaramente, il rispetto delle regole imposte dal disciplinare di produzione è decisivo per garantire qualità e trasparenza al consumo”.
I presupposti per fare bene ci sono tutti, e non manca nemmeno il supporto delle istituzioni: “Come Regione Veneto – ha illustrato Giovanni Mancinelli della Direzione Agroalimentare – siamo impegnati in prima linea per supportare tutti i progetti di valorizzazione delle nostre eccellenze come la Pesca di Verona IGP, come dimostrano i bandi che abbiamo istituito per supportare anche a livello economico tutte le attività relative alla promozione piuttosto che contribuire ai costi sostenuti per le certificazioni. L’importante è fare squadra all’interno del territorio (anche collaborando con la GDO) perché da soli non si va lontano”. (aa)

Foto d'apertura, da sinistra verso destra: Nicola Conterno Responsabile tecnico e vegetali  CSQA DOP/IGP/STG, Giovanni Mancinelli Direzione Agroalimentare della Regione Veneto,  Alessandro Mion Supermercati Migross e Antonio Troiani Supermercati Rossetto Group