Dal campo
Perù: balzo in avanti per l’export di uva da tavola
Si stima un aumento del 25% rispetto alla campagna precedente
Le prime anticipazioni indicano che le esportazioni peruviane di uva da tavola raggiungeranno le 645 mila tonnellate per la stagione 2024-2025, segnando un aumento del 25% rispetto alla campagna precedente, come riporta Blue Book Services sulle stime dell'Associazione dei produttori di uva da tavola del Perù (Provid). Tale crescita è favorita dalla significativa ripresa della produzione di uva da tavola sulla costa settentrionale del Paese, una zona duramente colpita da condizioni climatiche sfavorevoli nella stagione precedente. Provid ha inoltre sottolineato come quest’anno le esportazioni di uva da tavola peruviana copriranno più di 50 mercati, tra cui spiccano Stati Uniti, Europa, America Latina e Cina.
La coltivazione dell'uva da tavola in Perù si estende lungo gran parte della fascia costiera, con una forte concentrazione nella regione di Ica, che rappresenta il 49% della produzione totale. Seguono Piura con il 37%, Lambayeque con il 6%, La Libertad con il 5%, Arequipa con il 3%, mentre Ancash e Lima contribuiscono ciascuna con lo 0,5% e Moquegua con lo 0,1%. L'uva da tavola sta diventando un importante motore di crescita economica nelle regioni produttrici, contribuendo non solo alla stabilità dell’economica locale, ma anche allo sviluppo sostenibile. Questo progresso riflette, infatti, l'impegno dell'industria verso pratiche che favoriscono la conservazione delle risorse naturali e il benessere delle comunità locali. In questo modo, il settore agricolo del Paese dimostra di essere allineato con obiettivi di sviluppo economico, sociale e ambientale responsabile, come sottolineato dall'organizzazione Provid. Il sindacato ha infine annunciato che le prossime stime verranno aggiornate nei mesi di ottobre e dicembre, durante il pieno svolgimento della campagna. (aa)