Dalla distribuzione
Perla Nera ha cambiato le regole del gioco
Bruno Francescon: «Per le angurie toccare certe vette era utopia»
Durante la diretta IFN della scorsa settimana dedicata alle angurie (clicca qui per approfondire) è emerso chiaramente come il settore è stato in grado di evolversi, passando dalle promozioni a pochi centesimi a un raddoppio dei prezzi al consumo nell’arco di 10 anni e, secondo i buyer della Gdo, c’è ancora spazio per valorizzare ulteriormente il prodotto. La svolta c’è stata con l’entrata in commercio di Perla Nera, l’anguria Midi a buccia nera e senza semi per eccellenza, che ha cambiato regole del gioco: “Abbiamo dimostrato come, anche in un settore spesso bistrattato come quello dell’anguria, fosse possibile alzare i prezzi nel momento in cui si fosse proposto al consumatore un prodotto in linea con le sue aspettative”, ha spiegato Bruno Francescon Presidente del Consorzio “Perla Nera”.
“Quando abbiamo iniziato, circa 8 anni fa il progetto Perla Nera siamo stati in grado di leggere una insoddisfazione del consumatore che non riusciva a trovare un prodotto che racchiudesse in sé ciò che cercava: croccantezza e dolcezza della polpa, l’assenza di semi e una taglia più contenuta, che sono i tratti salienti di Perla Nera. L’aumento del prezzo è stata quindi una diretta conseguenza dell’avere dato una risposta alle esigenze del consumatore, il quale, una volta che è soddisfatto in tutto e per tutto, non ha problemi a spendere qualcosa in più”.
Proseguendo nel racconto dei primi passi Perla Nera Francescon ha evidenziato come: “Quando vendevamo al distributore Perla Nera a 60-70 cent al chilo ci sembrava di toccare il cielo con un dito, perché eravamo abituati a 15-30 centesimi al chilo. Quindi, ottenere il doppio era già 'tanta roba'. Adesso il posizionamento è più alto, perché nel frattempo abbiamo messo in campo tutte quelle azioni per aumentare il valore intrinseco (qualità costante e garantita) e il percepito del prodotto (campagne di comunicazione sui mass media). Adesso Perla Nera ha una notorietà spontanea elevatissima, quasi inspiegabile per un prodotto alimentare, ma è frutto di un percorso che abbiamo costruito passo dopo passo”.
Tornando al presente l’imprenditore lombardo ha illustrato la nuova strategia di comunicazione: “I primi anni ci siamo concentrati ad associare Perla Nera alla convivialità, alla voglia di far festa esaltando un concetto ben impresso nella memoria dei nostri connazionali quando si parla di anguria. Tuttavia, non dimentichiamo che l’estate non racchiude solo bei momenti, ma è anche stress per il traffico o per il caldo opprimente; quindi, serve qualcosa che ti sistemi la giornata e ti faccia tornare il sorriso e quel qualcosa è Perla Nera”.
“Guardando al futuro – ha concluso Francescon – l’obiettivo sarà quello di allungare la campagna commerciale tanto sul precoce quanto sul tardivo, in modo da slegarci da un consumo prettamente estivo. Una sfida difficile, ma che affrontiamo con ottimismo grazie anche agli ottimi risultati raggiunti in così poco tempo”.
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