Pera Angys, la commercializzazione entra nel vivo

Con Simone Spreafico un’analisi della campagna sul fronte produttivo e commerciale

Pera Angys, la commercializzazione entra nel vivo

L’avevamo presentata come la pera in grado di dare un nuovo slancio al comparto (clicca qui per approfondire) e oggi per Angys arriva una nuova stagione commerciale con ottime premesse dal lato produttivo. Abbiamo approfondito le dinamiche con Spreafico, che la coltiva in esclusiva in Emilia Romagna e Veneto. 

La pera è già arrivata sui mercati tradizionali a inizio mese, in concomitanza con la festività dell’Immacolata Concezione, mentre per le catene della Gdo bisognerà aspettare gennaio, a parte qualche insegna che ha preferito anticipare l’offerta per gli acquisti natalizi.

“In termini di volumi, sarà un’annata non di pienissima produzione ma ci riteniamo abbastanza fortunati dei quantitativi disponibili – spiega a IFN Simone Spreafico, consigliere delegato dell’azienda - perché, rispetto ad altre varietà di pere, ha reagito molto bene all’andamento stagionale avverso di inizio campagna. Le gelate primaverili infatti hanno compromesso la produzione delle pere tradizionali, con danni su alcune varietà fino al 70% della produzione”. 
“Non dimentichiamo poi gli ingenti danni da alluvione e le forti grandinate in Emilia-Romagna, che è una zona storicamente riconosciuta come la più vocata per la produzioni di pere a livello nazionale – continua Spreafico - Per queste ragioni, le quotazioni del prodotto quest’anno saranno abbastanza sostenute, come già accaduto anche per altre varietà di pere, considerate e riconosciute come pere di alta gamma”.

Nonostante le avversità climatiche, la qualità di Angys è ottimale sia dal punto di vista organolettico che estetico, con una buona pezzatura dei frutti. “Grazie al costante impegno dei produttori, supportato dalla presenza dei nostri tecnici di campagna, siamo riusciti ad avere un ottimo prodotto sul piano qualitativo – sottolinea Spreafico – nonostante l’annata sia stata molto impegnativa dal punto di vista agronomico, a seguito delle avversità atmosferiche. In particolare, gli sbalzi di temperatura hanno portato le piante al limite dello stress e il rischio era di compromettere direttamente la qualità del prodotto. Come ormai capita da alcuni anni, riuscire a produrre pere di qualità è diventato molto complicato, a causa del cambiamento climatico, della forte pressione delle malattie fungine e della presenza della cimice asiatica”.  

Venendo ai mercati esteri, dopo la distribuzione del prodotto in Canada, quest’anno l’azienda ha nuovi ambiziosi progetti: “Stiamo lavorando con il nostro gruppo commerciale estero a nuovi mercati, in modo da far conoscere questa varietà anche in altri Paesi” dice Spreafico. Nel frattempo, proseguono anche le attività di comunicazione sui canali social di Angys, supportate da attività di In Store Promotion in alcune catene selezionate.

A fare davvero la differenza per Angys è anche la presentazione del frutto al banco vendita. “La cura nel proporre la pera Angys con bollino e ceralacca sul picciolo del frutto contribuisce a migliorare la presentazione – specifica Simone Spreafico - ma ha anche la funzione di preservare la freschezza del gambo del frutto, aiutandoci ad avere un prodotto di qualità e più richiesto dal consumatore”.

Si tratta di accorgimenti che vengono addottati giornalmente negli stabilimenti di lavorazione, unitamente alla presenza sempre più costante del prodotto sul mercato. “Si tratta di un insieme di elementi che ci hanno aiutato a far conoscere meglio il prodotto ai consumatori, che sono sempre più preparati ed esigenti, e si aspettano dalla pera Angys la qualità che il prodotto promette e mantiene da diversi anni”, conclude Simone Spreafico.  
 
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