Dal campo
Per un’azienda frutticola di 60 ettari la velocità dei trattamenti è imprescindibile
Aristide Castellari (Agrintesa): «I nebulizzatori Martignani affiancano da sempre la nostra azienda»
Nelle grandi aziende ortofrutticole la strategia più idonea dei trattamenti per la difesa delle colture non è mai semplice perché bisogna ottimizzare i costi - trovando il giusto compromesso con le tempistiche di lavorazione – senza andare a discapito dell’efficacia del trattamento; per questo motivo, la scelta dell’irroratrice più adatta a questo scopo, è cruciale.
Racconta la sua esperienza a IFN Aristide Castellari, presidente di Agrintesa, che conduce un’azienda ad indirizzo viti frutticolo di oltre 60 ettari nella zona di Faenza (Ravenna), con il fratello Maurizio e il nipote Cristian. “Da sempre adoperiamo i nebulizzatori Martignani. Ci siamo fidelizzati perché troviamo tutti i requisiti per fare un ottimo lavoro: dal risparmio idrico e di fitofarmaci, sino alla riduzione delle tempistiche di lavorazione. Fu mio padre ad introdurre la prima macchina in azienda perché la nostra filosofia è sempre stata quella del basso impatto ambientale”.
“L’ultima novità l’abbiamo introdotta tre anni fa: Whirlwind Turbo 2, un modello a doppia bocca che è molto versatile perché ci permette di fare i trattamenti su ogni tipo di coltivazione specializzata dalla vite ai frutteti tipici della Romagna. La macchina è dotata di un ventilatore centrifugo a doppia aspirazione, che eroga fino a 26.000 m³/ora a 80 m/s di velocità. Inoltre, può essere configurata in base alle caratteristiche richieste dalla azienda”.
“Registriamo dei risparmi di acqua del 90%, il 40% di prodotto chimico e il 60/70% di tempo e, ovviamente, di manodopera. La bagnatura è sempre uniforme grazie alla carica elettrostatica delle goccioline che aderiscono alla pianta. In pratica, ad un evidente risparmio di mezzi tecnici e di manodopera, si coniuga una efficacia fondamentale per la buona riuscita della difesa delle piante”.
Un nebulizzatore che parla
“Dotata di tecnologia 4.0, la macchina è altamente tecnologica e ci fornisce tutti i dati sui trattamenti. Questo agevola anche la guida e l'esecuzione delle operazioni. Possiamo affermare che sono macchine sviluppate per l’agricoltura che vogliamo e dobbiamo sviluppare nei prossimi anni per tutelare le produzioni”. Conclude Castellari.