Dalla distribuzione
Per le feste, tutti pazzi per la frutta secca (italiana)
Con Marchetto (Agricola Lusia) il punto sulla categoria al mercato all'ingrosso
La frutta secca è una categoria che, specialmente a Natale, non può mancare nelle tavole degli italiani, si sa. Abbiamo quindi voluto approfondire l’andamento al mercato all’ingrosso durante il periodo delle festività e per questo abbiamo chiesto il contributo di Mario Marchetto, venditore dello stand Agricola Lusia del Mercato ortofrutticolo di Treviso, che ci ha fornito i trend dei principali frutti.
“Abbiamo notato un incremento delle vendite di frutta secca nella settimana prima di Natale che si è protratto fino all’Epifania. Quest’anno il mercato è stato più lento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, dichiara Marchetto a IFN. “Le referenze maggiormente richieste sono state noci, nocciole, datteri, fichi, albicocche, legumi e lenticchie, queste ultime due categorie simbolo per eccellenza del periodo festivo”.
Nonostante l’incremento dei volumi di vendita, nel mercato si è cercato di mantenere stabili i prezzi. A tal proposito, Marchetto sottolinea: “Per le noci Lara italiane abbiamo registrato quotazioni intorno a 8/8,30 euro al chilogrammo, mentre il prodotto straniero è stato venduto alla metà per la stessa pezzatura; la Chandler nazionale è stata commercializzata intorno ai 6 euro, mentre quella portoghese a 4 euro al chilogrammo. I fichi provenienti dalla Calabria, presenti con volumi ridotti, sono stati venduti a 14,50 euro al chilogrammo, contro i 10 euro richiesti per il prodotto turco e greco. I datteri varietà Medjoul israeliani non hanno risentito della situazione che sta affrontando il paese, sia per quanto riguarda i volumi che i prezzi, mantenendosi stabili da inizio stagione. In generale, concludendo, posso affermare che il prodotto italiano, dove presente, è risultato quello più richiesto, nonostante le quotazioni più alte”.