Dal campo
«Per la Lattuga Salanova®, una campagna produttiva oltre le aspettative»
Con Omar Laffi (socio Agribologna) il punto sulla stagione
Se c’è una famiglia di agricoltori legata al consorzio Agribologna è senz’altro quella dei Laffi, soci della realtà bolognese fin dai primi anni duemila, quando il consorzio è stato costituito. Con Omar Laffi, titolare dell’azienda agricola di Budrio, in provincia di Bologna, insieme alla sorella Samantha, abbiamo fatto un punto sull’andamento produttivo e commerciale della Lattuga Salanova®, uno dei loro prodotti di punta.
“La raccolta è cominciata nei primi giorni di gennaio per il prodotto sotto serra: inizialmente la poca luce di dicembre aveva portato a rese inferiori, ma con le alte temperature degli ultimi mesi la coltivazione sta crescendo molto bene e al di sopra delle aspettative; per questo, rispetto alla scorsa annata, i volumi sono maggiori. In questo momento stiamo raccogliendo prodotto biologico, che si presenta sano e di ottima qualità e che ci sta dando non poche soddisfazioni”, dichiara Laffi a IFN. “Tra circa dieci giorni cominceremo con i trapianti in campo aperto per il raccolto dalla primavera fino all’autunno”.
Diversi i plus della Lattuga Salanova®, a cominciare dall’alta digeribilità grazie al ridotto contenuto di liquido lattiginoso, che fa da pendant alla lunga conservazione, tanto da potersela dimenticare in frigorifero.
È un prodotto comodo, con una elevata componente di servizio, grazie al mix di foglie multicolore, facili da pulire perché tutte della stessa dimensione: caratteristiche che la rendono una pietanza rapida da preparare.
Il prodotto è commercializzato con il marchio “Questo l’ho fatto io”, il progetto firmato Agribologna che mette al centro il produttore e lo celebra come un vero e proprio specialista della terra attraverso i suoi prodotti. L’azienda agricola di Budrio è stata tra le prime realtà ad aderire fin dagli albori a questa iniziativa. A tal proposito Laffi commenta: “Siamo molto soddisfatti di far parte del consorzio e di commercializzare la nostra gamma sotto il brand “Questo l’ho fatto io”: il progetto identifica nel produttore, che ci mette la faccia, un valore aggiunto che il consumatore finale riconosce. Inoltre, in Gdo, la grafica spicca ed è ben identificabile”.(gc)