Per la frutta esotica è sempre festa

Ferraresso (Due Erre): «I consumatori non ci rinunciano e premiano solo la qualità»

Per la frutta esotica è sempre festa

Per tutte le referenze ortofrutticole è un momento cruciale e ci si aspetta da un momento all'altro un’impennata delle vendite. Nelle tavole imbandite di tutto punto non può mancare la frutta esotica, a cui gli italiani non rinunciano non solo per le feste. Infatti, secondo Davide Ferraresso, responsabile commerciale dell'azienda Due Erre del mercato ortofrutticolo di Padova, per l’esotico il Natale non è l’unico momento magico dell’anno.

“Qualche anno fa la frutta esotica veniva ritenuta uno sfizio da offrire durante i pasti natalizi ma era più un orpello che altro. A oggi, come sappiamo, il trend è cambiato; la frutta esotica per i consumatori italiani rappresenta la quotidianità, viene acquistata alla stregua di mele, pere, arance, fragole e meloni. E' da sottolineare, poi, che non ci si accontenta, la domanda si incentra sulla qualità e non si scende a compromessi”.

Natale, ecco l’esotico che tira
“I consumi - come ribadisce Ferraresso - si spalmano su 365 giorni ma, ovviamente, durante le festività la domanda cerca referenze un po' più di nicchia, definiamole super esotico come: passion fruit, carambola, mangostano e dragon fruit. Le definiamo super esotico per differenziarle da referenze, come avocado, zenzero, mango e ananas, che, oltre ad essere consumate regolarmente nel nostro Paese, hanno anche areali di coltivazione nazionali”. 

Quotazioni
“In questo momento l’avocado ha una forbice di prezzo che oscilla tra i 2,80 e i 5,50 euro al chilogrammo, in rapporto alla varietà e alla qualità del frutto. Chi sta attraversando una fase d’oro è il mango peruviano, esportato via aerea, che registra una forbice di prezzo tra i 7,50 e gli 8,50 euro al chilogrammo. Anche il Lime, nonostante la sua stagione sia l’estate, ha una richiesta sostenuta.