Dal campo
Peperoni: luglio cruciale per il risultato della campagna
Gabriele Papaccio (Biolchim): «Strategia mirata a garantire equilibrio e produttività»
La produzione del peperone è tra le più dispendiose del panorama ortofrutticolo e sviluppare una nutrizione adeguata sin dalle prime fasi è imprescindibile per evitare inutili sprechi, ottenere un prodotto valido e garantire un reddito adeguato ai produttori. Ne parliamo con Gabriele Papaccio di Biolchim, azienda leader nel settore della nutrizione e biostimolazione, che recentemente è entrata a far parte divisione AgroSolutions di J.M. Huber Corporation. Il marchio italiano vanta una esperienza di oltre 50 anni nel settore e supporta da sempre gli imprenditori agricoli con soluzioni altamente innovative ed efficaci.
“Nel mese di luglio ci troviamo in piena fase produttiva per il peperone – precisa il Sales Support di Huber AgroSolutions - precisamente in piena raccolta frutti del primo palco e fioritura, allegagione e ingrossamento dei palchi successivi. Quindi una fase molto complessa”.
“La nostra strategia ha l’obiettivo di garantire un’alta percentuale di frutti di pezzatura di prima fascia di calibro (peso non inferiore ai 300-400 grammi). Biolchim si prefissa di garantire alla pianta il mantenimento dei processi metabolici fondamentali in tale fase, che, spesso sono ostacolati da stress abiotici (in questo periodo le alte temperature) in modo da garantire uno sviluppo vegeto-produttivo equilibrato della pianta. Questo si ripercuote in senso positivo sull’uniformità di pezzatura dei frutti e quindi sulla produttività della pianta”.
La strategia si suddivide in fertirrigazione e nutrizione fogliare.
“Per la fertirrigazione adoperiamo Green Go 12.8.24 + 10CaO (clicca qui), con cui somministriamo macronutrienti in elevata concentrazione. Caratteristiche distintive del biostimolante sono l’apporto contemporaneo di Fosforo e Calcio, ma anche l’assenza di Azoto ureico, Sodio, Cloro e Solfati, che lo rendono estremamente solubile, miscibile e biodisponibile. A Green go viene abbinato Nov@ (clicca qui), un promotore della crescita di origine vegetale, che incrementa lo sviluppo e la capacità di assorbimento dell’apparato radicale, migliora la struttura del suolo e stimola il metabolismo primario della pianta.
L’obiettivo di questo tipo di strategia di fertirrigazione è garantire uno sviluppo vegetativo equilibrato: ottenere internodi più corti, apparato fogliare più sviluppato in modo da permettere una fotosintesi più rapida e di conseguenza una crescita adeguata del peperone. Viene applicato come supplemento anche Magnitron (clicca qui) che aumenta la quota di azoto e apporta magnesio in modo da supportare la fotosintesi”
“L’applicazione fogliare viene fatta con Folicist (clicca qui) e Cremalga (clicca qui) , allo scopo di migliorare la fioritura, favorire l’allegagione dei palchi successivi e stimolare l’ingrossamento dei frutti già presenti. Gli elementi presenti nei biostimolanti come acido folico, glicinbetaina, cisteina e prolina e anche gli estratti di crema di Ascophyllum nodosum, crema di Eklonia maxima, crema di Macrocystis integrifolia e aminoacidi vegetali innescano ed intensificano i processi sopracitati”.
“Successivamente interveniamo con la combo Rizammina 42 (complesso di aminoacidi ed estratto di Ascophyllum Nodosum) (clicca qui) e Nitrocam (nitrato doppio di Calcio e Magnesio, arricchito con Molibdeno) (clicca qui) , che favoriscono l’accrescimento del frutto e incrementano la percentuale di sostanza secca. Inoltre, migliorano la consistenza della buccia e la shelf-life sul prodotto”, conclude Papaccio.