Pellicole a base di nanofibre per allungare la vita dell’ortofrutta

Una rivoluzione sostenibile grazie agli scarti della buccia di cipolla

Pellicole a base di nanofibre per allungare la vita dell’ortofrutta

Frutta e verdura fresche più a lungo grazie a una scoperta rivoluzionaria nel campo della conservazione degli alimenti. Un team di scienziati del Sree Narayana College for Women di Kollam, in Kerala, India, guidato da Poornima Vijayan, ha sviluppato pellicole protettive sostenibili ed ecologiche a base di nanofibre di cellulosa. Lo studio, pubblicato sulla rivista Hybrid Advances, evidenzia la riduzione di sprechi alimentari e d’impatto ambientale.

La soluzione: nanofibre di cellulosa dalla buccia di cipolla
Il team di ricerca ha ideato pellicole protettive a base di nanofibre di cellulosa estratte dalla buccia di cipolla, un materiale di scarto agricolo comunemente prodotto. Grazie all’aggiunta di un biopolimero sintetico, le fibre vengono stabilizzate, creando una pellicola completamente commestibile e sicura.
“Abbiamo rivestito arance con formulazioni contenenti nanofibre di cellulosa, alcol polivinilico (PVA) e nanocurcumina,” spiega Poornima Vijayan. La nanocurcumina, estratta dalla curcuma, è nota per le sue proprietà antimicrobiche e antimicotiche, e contribuisce a preservare la freschezza dei prodotti.

I risultati dello studio
Gli scienziati hanno testato l’efficacia della pellicola su arance trattate e non trattate con le nanofibre. Le analisi hanno monitorato parametri chiave come peso, acidità, concentrazione di zuccheri, proteine e molecole complesse. Dopo 13 giorni, le arance non protette mostravano segni visibili di marciume, mentre quelle rivestite erano ancora fresche e sicure da consumare. Questo approccio non solo estende la durata di conservazione dell’ortofrutta, ma trasforma anche scarti agricoli in una risorsa utile, riducendo al minimo i problemi di smaltimento.
L’innovazione presentata dal team indiano rappresenta un passo avanti verso un’industria alimentare più sostenibile. Le pellicole a base di nanofibre di cellulosa potrebbero essere applicate su larga scala per ridurre gli sprechi alimentari, abbattere i costi di refrigerazione e limitare l’uso di materiali dannosi per l’ambiente.