«Patate, c'è ancora spazio per fare innovazione e cultura»

Antonio Ruggiero punta sulla comunicazione: «Continueremo a raccontare il nostro brand e il mondo dei tuberi»

«Patate, c'è ancora spazio per fare innovazione e cultura»

La filiera pataticola è pronta ad innovarsi, comunicare e crescere. Con l'azienda Antonio Ruggiero abbiamo individuato gli step di crescita del brand, focalizzandoci sui risultati ottenuti grazie agli investimenti pubblicitari e alla valorizzazione della segmentazione per destinazione d'uso, senza dimenticarci di fare un punto sull'andamento della campagna pataticola.   

Magnani - Che giudizio date alla prima parte della campagna? I volumi raccolti soddisfano le vostre aspettative o gli eventi climatici avversi hanno in qualche modo influito sulle rese produttive?
Ruggiero - La campagna non ha dato i risultati sperati. Tra le condizioni climatiche avverse che si sono susseguite ci sono state le piogge copiose della primavera, che in alcune regioni hanno ritardato di molto le semine, la grave alluvione in Emilia Romagna e l’ondata di forte caldo del periodo estivo, che ha amplificato il problema degli elateridi; sono tutti elementi che hanno influito sulla qualità e quantità del raccolto. Si stima un calo delle rese di circa il 30% medio su base nazionale. Per avere un quadro completo della situazione dovremo aspettare che le operazioni di raccolta si concludano negli ultimi areali di produzione.

Magnani - A che punto è la lotta contro gli elateridi? La problematica è sotto controllo o le soluzioni disponibili sono ancora poche? 
Ruggiero - La situazione viene gestita e tenuta monitorata grazie all’esperienza maturata negli anni sul campo. Al momento non ci sono novità, si stanno ancora cercando soluzioni alternative rispetto a quelle del passato altrettanto efficaci e risolutive.

Magnani - Commercializzazione: lo scorso anno le quotazioni sono state abbastanza alte, per quest’anno vi attendete la stessa cosa? Come reagiscono i consumatori ai prezzi che si alzano con i rincari?
Ruggiero - Secondo l'osservatorio permanente GfK Consumer Panel (il panel famiglie più grande in Italia) le patate rimangono una delle categorie più presenti nel carrello della spesa delle famiglie italiane. Trattandosi di una categoria molto importante nel paniere food, nonostante i prezzi siano aumentati (non solo per la nostra categoria) la domanda di patate sembra mantenersi su un trend costante e stabile nei vari periodi dell'anno e non risente quindi di particolari stagionalità.

Magnani - La segmentazione varietale è il punto di forza dei vostri prodotti: che tipo di riscontro state ottenendo dai consumatori? Il mercato consente di ampliare questa strategia?
Ruggiero - Il nostro progetto di valorizzazione del tubero che ha lavorato sulla segmentazione per destinazione d’uso ci sta dando ottimi risultati. Gli ultimi dati dello studio di Post Invasion condotto da Omnicom (anno 2022/2023) provano che i consumatori, più che la convenienza cercano la qualità dei prodotti e dei servizi.  Il maggior valore del prodotto rappresenta infatti il driver fondamentale della scelta d’acquisto. Andando più nello specifico, una ricerca Lexis sui principali driver di acquisto delle patate ci conferma questa attenzione verso il prodotto infatti le principali leve sono: qualità, specificità di utilizzo, gusto e marca.
Da una ricerca della Unit Research di Rai pubblicità ci arriva il dato che conferma la correttezza della nostra strategia commerciale e di comunicazione: infatti ben il 90% degli intervistati ha dichiarato che grazie al nostro spot ha appreso che esistono molteplici varietà di patate ognuna con il proprio utilizzo culinario. 

Il consumatore ha “fame di conoscenza” ,vuole approfondire il prodotto e le sue caratteristiche. Lato nostro, abbiamo ancora molto da esprimere e siamo fermamente convinti del potenziale della nostra categoria merceologica; c’è ancora spazio per fare innovazione. Continueremo nella direzione della cultura, non a caso il nostro spot si svolge in una classe di simpatiche patate animate. Lo story telling del brand e della filiera produttiva, la scelta di una comunicazione dal tono di voce divertente ed originale hanno contribuito ad incrementare notevolmente la notorietà della marca che oggi gode di un ottimo posizionamento sul mercato e di una crescente fidelizzazione da parte dei responsabili acquisto.

A seguito degli investimenti pubblicitari, il percepito del brand e dei prodotti è cresciuto. Il consumatore riconosce nel nostro prodotto il valore della gamma e della differenziazione d’uso, un ottimo gusto e buon rapporto qualità/prezzo, mentre attribuisce al brand valori come unicità, innovazione, italianità, fiducia e attenzione ai processi produttivi. Le ricerche hanno evidenziato che il nostro spot si è fatto notare ed è stato apprezzato dal pubblico, ha lavorato molto bene sull’Intention to Buy, infatti alla domanda “acquisterebbe prodotti Ruggiero in futuro?”  Il 90% dei clienti fidelizzati risponde di sì, e in generale lo farebbe anche il 74% degli intervistati.

Magnani - Promozione del prodotto: avete in programma delle nuove collaborazioni con i punti vendita? Continuerete la comunicazione sui diversi canali di comunicazione?
Ruggiero - Proseguiremo con il racconto della nostra marca su tutti i vari canali di comunicazione ( TV, radio, web e social), rivolgendoci ad un pubblico mainstream sempre nell’ottica della valorizzazione dei tuberi e rafforzeremo lo story-telling estendendo gli investimenti anche sul trade con nuove attività ed eventi volti al coinvolgimento diretto del  cliente finale.

Magnani - Quando prevedete di terminare la campagna?
Ruggiero - Condizioni climatiche permettendo, dovremmo terminare con le operazioni di raccolta tra fine ottobre e inizi di novembre.