Patata della Sila Igp: chiusa una stagione positiva, al via le nuove semine

Albino Carli: “Il marchio tutela il valore del prodotto e protegge dalle oscillazioni del mercato”

Patata della Sila Igp: chiusa una stagione positiva, al via le nuove semine

Con la conclusione della stagione produttiva della Patata della Sila Igp, una delle filiere più rappresentative del comparto orticolo calabrese, è tempo di bilanci. A tracciare un quadro chiaro e positivo della campagna appena conclusa è Albino Carli, direttore della O.P. Consorzio Produttori Patate Associati Soc. Coop. Agricola. In sintesi, l’andamento della stagione appena chiusa, ha dato soddisfazione per i risultati raggiunti e fiducia verso le prossime raccolte. “La stagione è stata completata in maniera positiva – afferma Carli –. In autunno temevamo un affollamento di prodotto, ma i decumuli sono stati regolari e le rese leggermente superiori alle aspettative. Ci riteniamo soddisfatti per l’appeal crescente della Patata della Sila Igp, che ha mantenuto quotazioni interessanti grazie alla sua riconosciuta qualità”.

Albino Carli, direttore della O.P. Consorzio Produttori Patate Associati Soc. Coop. Agricola

Anche sotto il profilo agronomico la stagione non ha riservato particolari criticità. La pressione del ferretto è rimasta contenuta e, nonostante l’imprevedibilità climatica, da sempre principale variabile da gestire per i produttori dell’altopiano calabrese, la qualità del prodotto è rimasta alta. “Le difficoltà non mancano mai – precisa Carli – ma non possiamo parlare di una stagione problematica. I nostri agricoltori, con esperienza e capacità, hanno saputo affrontare al meglio le sfide poste dal clima”.

Sul fronte economico, anche le liquidazioni ai soci si sono mantenute su livelli soddisfacenti, in linea con l’annata precedente. Un dato rilevante riguarda la tenuta del segmento Igp rispetto al convenzionale. “Il marchio Igp si conferma un fattore di stabilità, meno esposto alle oscillazioni di mercato. Un risultato importante che premia l’impegno nella valorizzazione territoriale e qualitativa del prodotto”.

La chiusura della campagna non significa però una pausa per il comparto: da inizio maggio, infatti, sono iniziate le raccolte delle patate novelle, coltivate lungo le zone costiere della Calabria per garantire continuità di prodotto e presidiare il mercato nei mesi primaverili. “C’è stato un leggero ritardo nella raccolta delle novelle – spiega Carli – ma la qualità è buona. Intanto sono già iniziate le semine per la nuova campagna autunnale, che partirà a settembre: i terreni sono in ottime condizioni e le lavorazioni procedono spedite grazie a un clima favorevole”.

A crescere è anche un segmento che si sta ritagliando sempre più spazio: le patate dolci. “La patata dolce è una sfida che continua a dare risposte positive – conclude Carli –. Le superfici dedicate stanno aumentando e il prodotto è ben accolto sul mercato, anche grazie alle condizioni climatiche che ne favoriscono lo sviluppo”.
Tra bilanci positivi e nuove scommesse, la filiera silana delle patate guarda al futuro con solidità e visione, continuando a investire su qualità, identità territoriale e diversificazione produttiva.