Pakchoi, si investe nella filiera italiana

I trend degli ortaggi asiatici con Gianpaolo Forcina

Pakchoi, si investe nella filiera italiana

Nei ristoranti asiatici ci è sicuramente capitato di assaggiarli senza neanche conoscerli. Stiamo parlando degli ortaggi pakchoi, daikon, kohlrabi, rapa bianca e rossa. L’attenzione su questi prodotti è altissima, come avevamo accennato anche nei mesi scorsi (clicca qui per approfondire) e inizia a svilupparsi una vera e propria filiera italiana.
Tra le aziende che investono in questi prodotti troviamo Forcina italian produce che, nell’areale  dell’Agropontino, ha messo a punto proprio la coltivazione di questi prodotti, commercializzati per la maggior parte all’estero ma anche sui mercati italiani. Ne abbiamo parlato con Gianpaolo Forcina, export e marketing manager della Forcina Marco & C con sede a Fondi (nel Mercato agroalimentare MOF), nonché Presidente Fedagro Giovani Imprenditori

Pakchoi

“Abbiamo presentato il pakchoi alla fiera Fruit Attraction – spiega Forcina a IFN – in concomitanza con le prime raccolte provenienti esclusivamente dalle produzioni specializzate dell’Agropontino. Il calendario di produzione è partito ad ottobre per concludersi a maggio”.

Cavolo rapa

L’ortaggio viene commercializzato prevalentemente all’estero (sia per il canale dell’ingrosso che per la ristorazione) come in Estonia, Lettonia, Polonia e Uk. Nei mercati italiani, la maggior parte della richiesta proviene invece dalle regioni del nord: nonostante l’effetto novità sia già passato, l’interesse per questi prodotti continua.
“Il valore aggiunto del pakchoi è sicuramente la sua bellezza – continua Forcina – e presentarlo in fiera a Madrid è stato lungimirante, con tantissimi curiosi che si fermavano a chiedere informazioni. Le preparazioni del nostro chef Fausto Ferrante hanno inoltre contribuito a farlo assaggiare in una versione inedita, su vellutata di fagioli borlotti, uvetta sultanina e pinoli. In questo modo siamo riusciti a mostrare il prodotto sia fresco che cucinato: grazie al suo sapore intenso e alla sua malleabilità, il pakchoi si presta bene a creare nuovi piatti, donando un’intensità prorompente, ben diversa da quella a cui siamo abituati”.

Rapa bianca tonda

,Oltre al pakchoi, l’azienda si sta specializzando anche in altri ortaggi di origine asiatica come il daikon, il cavolo rapa detto kohlrabi, la rapa tonda bianca e la rapa rossa. “Si tratta di una nuova gamma di prodotti che abbiamo voluto inserire nel nostro portafoglio aziendale e che coltiviamo esclusivamente nell’Agropontino. Non fanno altro che arricchire la gamma tradizionale che portiamo avanti da quattro generazioni: anche questi prodotti si iniziano a raccogliere da ottobre e sono diretti per lo più all’estero, come in Danimarca e Scandinavia”, commenta l’export manager. 

Rapa rossa

Venendo alle quotazioni, il pakchoi viene commercializzato da Forcina nella fascia prezzo 1,50/1,80 euro al chilogrammo; il daikon, a seconda della pezzatura, è distribuito a 6/7,50 euro al chilogrammo (small), 7/8,50 euro al chilo (medium) e 8,50/10 euro (extra large). Il kohlrabi è venduto a 8/9 euro a cassa (indicativamente 25 pezzi, calibro 9+), mentre la rapa tonda bianca ‘viaggia’ dai 7,50 fino ai 9 euro al chilogrammo.

Il pakchoi si classifica inoltre come ortaggio estremamente salutare: “Grazie ai suoi valori di antiossidanti e antitumorali, rientra appieno nelle tendenze della cosiddetta Healthy life, uno stile di vita sempre più salutare, che parte da un’alimentazione realizzata con prodotti di alta qualità. È fondamentale che gli operatori ortofrutticoli diventino ambasciatori di questa nuova filosofia, sempre più diffusa tra le giovani generazioni”.
Proprio ‘Healthy life’ è anche il nome di un’iniziativa portata avanti dall’azienda Forcina italian produce per diffondere i principi di un’alimentazione salutare. “Abbiamo iniziato l'anno scorso con appuntamenti nelle scuole per formare i giovani sui prodotti ortofrutticoli, affiancati da nutrizionisti esperti. E a breve avremo una presentazione in una scuola di calcio per spiegare come alimentazione e performance sportiva siano un vero binomio. Per il futuro, speriamo di poter sviluppare ancora di più questo progetto”, conclude Forcina.