Dal campo
Ottimo esordio per le fragole veronesi
Filippo Rossini (Villafrut): «La qualità dei primi stacchi da coltivazioni fuori suolo è eccellente»
“La campagna fragolicola nel veronese è iniziata da pochi giorni e i primi riscontri sono positivi sia per qualità che per quotazioni”. È questo, in estrema sintesi, il commento che Filippo Rossini, category fragole e piccoli frutti di Villafrut, ha rilasciato a IFN in merito all’esordio di uno dei prodotti simbolo della frutticoltura veneta, per l’appunto la fragola, in ragione di un rinnovato interesse da parte dei produttori.
“Attualmente stiamo commercializzando fragole coltivate in fuori suolo da nostri produttori, dislocati in tutta la provincia di Verona. Questa tipologia di coltivazione ci consente non solo di arrivare in anticipo sui mercati rispetto alle produzioni in serra tradizionale (che prenderanno il via fra poche settimane) ma pure di prolungare la stagione fino a fine giugno-inizio luglio. Inoltre, non dimentichiamo il ciclo autunnale, fra settembre e novembre, che ci permette di allargare ulteriormente la finestra di commercializzazione di questa tipicità inserita nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della regione Veneto”.
“A livello varietale – prosegue Rossini – disponiamo di Munira, Aprica, Portola e Clery che ben si adattano al nostro areale, tant’è che la qualità, già nei primi stacchi, è molto alta, a maggior ragione sotto serra, dove riusciamo a minimizzare le intemperanze del meteo.”
Le fragole veronesi sono commercializzate da Villafrut con il marchio Jolife, che è stato attentamente rivisitato per celebrare un importante anniversario: “La nostra azienda compie quest’anno i 40 anni di attività – spiega a IFN Tiziano Fruet, visual communication manager Villafrut – e per evidenziare il nostro legame con il territorio abbiamo inserito nella grafica dell’etichetta una versione stilizzata della celebre Arena, che contiene al suo interno una fragola. Anche le tonalità utilizzate, (giallo oro per l’Arena e lo sfondo blu) non sono casuali, ma rimandano al simbolo della nostra città”.
“L’intento è valorizzare un’eccellenza del nostro territorio, dalla tradizione multisecolare, non solo nei confronti dei consumatori veneti, particolarmente sensibili ai prodotti locali, ma pure agli occhi di tutti i nostri connazionali, finanche ai mercati esteri dove siamo particolarmente attivi", commenta Fruet.
Che conclude: “I primi riscontri sono indubbiamente incoraggianti, a dimostrazione di come il consumatore sia alla ricerca di prodotti di alta qualità, soprattutto se legati a un territorio che, nell’immaginario collettivo, è sinonimo di bellezza e cultura, proprio come Verona”. (am)