Il meglio di IFN
Ortofrutta: nel terzo trimestre debole ripresa dei volumi ma cresce ancora l’inflazione
Rispetto al 2019 i prezzi sono aumentati del 23%
Dopo i primi nove mesi, gli acquisti di ortofrutta degli italiani sembrano lanciare qualche timido segnale di ripresa, con un miglioramento nell’ultimo trimestre che rende positivi i dati rispetto ai primi sei mesi del 2023. Ciò che si inasprisce è l’effetto inflattivo: se a giugno la crescita rispetto all’anno di riferimento, il 2019, era di 21 punti, il consuntivo a settembre vede un’ulteriore crescita di 2 punti, attestandosi ad un +23%.
A livello di canali, quelli tradizionali recuperano un po' di terreno perduto nel corso degli ultimi anni, mentre la Gdo è complessivamente statica, con solo il libero servizio che dà segnali di crescita.
Grazie alle analisi dei dati dell’Osservatorio Ismea-Nielsen, elaborati dal Monitor Ortofrutta di Agroter, continua il monitoraggio degli acquisti domestici delle famiglie italiane per frutta e verdura fresca nelle prime nove quadri-settimane dell’anno. Rispetto al 2019, i consumi di ortofrutta mostrano un po' di sali-scendi (dovuti principalmente alla Pandemia e agli eventi anomali seguenti) e nel 2023 risultano inferiori di 2 punti rispetto all’anno di riferimento (con un valore pari a 98), che diventano -4 per la frutta (96) e +1 nella verdura (101). Rispetto a giugno, la frutta – però - registra un miglioramento (da 94 a 96) e ciò porta ad una lieve crescita a livello complessivo anche per l’insieme dell’ortofrutta fresca (da 97 a 98).
Clicca qui per ingrandire la slide
Gli effetti inflattivi, invece, sono sempre più forti: rispetto al 2019 la crescita dei prezzi medi per l’ortofrutta fresca è di 23 punti, ma a giugno il medesimo dato si attestava a un +21%, quindi con un ulteriore inasprimento dell’inflazione di 2 punti. A livello di macrocategorie, cresce ulteriormente - rispetto all’analisi di giugno - sia la frutta (da 124 a 126) sia la verdura (da 117 a 120).
Clicca qui per ingrandire la slide
Analizzando i canali a livello macro, si può osservare come, a livello di vendite, la Gdo sia rimasta ai valori registrati a giugno (101), quindi con una crescita di 1 solo punto rispetto al 2019. Migliora, invece, il canale tradizionale, con gli ambulanti e i mercati rionali (in grande crisi dal pre Pandemia) che passano da un valore di rifermento di 78 a giugno (quindi, con una decrescita rispetto al 2019 del 22%) a un valore pari a 80. Fanno ancora meglio i fruttivendoli che, rispetto al 2019, perdono solo il 6% dei consumi (valore pari a 94), quando a giugno perdevano il 10% (valore pari a 90).
Clicca qui per ingrandire la slide
All’interno della Gdo, come detto, si registra staticità e questo avviene un po' su tutti i canali, a parte il libero servizio, che da un valore pari a 71 di giugno passa ad un valore pari a 75, a settembre. Tuttavia, il peso limitato – ad oggi – delle piccole superfici sugli acquisti complessivi, non sposta sensibilmente il dato della Gdo.
Clicca qui per ingrandire la slide
Il “Monitor Ortofrutta” di Agroter rappresenta l’unica analisi di lungo periodo a disposizione degli operatori della filiera per tracciare l’evoluzione del comportamento di acquisto e di consumo di frutta e verdura da parte delle famiglie italiane, prima, e internazionali, negli ultimi tempi. Nato nel 2006 con un campione di 600 responsabili d’acquisto, oggi è arrivato ai tremila panelisti per le analisi più strutturate, grazie alla possibilità di affiancare alla tecnica d’analisi CATI (Computer aided telephone interview) quella CAWI (Computer aided web interview), sviluppata attraverso la collaborazione con il panel provider Toluna. Nel 2022 abbiamo superato 1.250.000 risposte archiviate, integrate dai dati quantitativi di acquisto quadrisettimanali delle famiglie italiane per l’ortofrutta, elaborati grazie alla partnership con Ismea e completate da rilevazioni puntuali sui punti di vendita.
Per maggiori informazioni contattare Alfonso Bendi - Research & Consulting Director Agroter alfonso@agroter.net