Dal campo
«Orticole: ecco quanto hanno influito le temperature»
Con il presidente di Aop Luce Felice Petrillo analizziamo trend produttivi e commerciali
Le alte temperature hanno dominato la prima parte dell’autunno – nei mesi di ottobre e novembre - con ripercussioni dirette sui prodotti di stagione, come le orticole. I calendari produttivi tra nord e sud Italia si sono sovrapposti, generando confusione sul mercato e solo oggi domanda e offerta coincidono. Con il presidente di Aop Luce, Felice Petrillo abbiamo fatto una panoramica su lattughe, zucchine, agretti e cavolo nero.
“Attualmente ci troviamo nel pieno della produzione della nostra gamma di ortaggi invernali, che vede tra le referenze principali le lattughe: gentilina, trocadero e romana” spiega Petrillo a IFN. Che continua: “A seguito delle alte temperature che hanno caratterizzato il territorio a livello nazionale tra ottobre e novembre, si è verificato un anticipo nella raccolta, in particolare nel centro-nord, e una successiva carenza produttiva da fine novembre in poi. La produzione del nostro areale fondano è stata tendenzialmente regolare ed era stata pianificata per non generare sovrapposizioni con gli altri areali, ma le condizioni climatiche hanno determinato un esubero di disponibilità nella prima fase della campagna - e un calo poi - che ha favorito quotazioni sostenute. La situazione si è andata a stabilizzare solo verso Natale ed oggi si registra una domanda in linea con l’offerta”.
Anche per quanto riguarda la famiglia delle zucchine, il clima ha giocato un ruolo decisivo: “Il caldo autunnale ha favorito lo sviluppo di virosi, impattando negativamente su qualità e quantitativi di prodotto disponibile, che hanno generato un incremento dei prezzi praticamente su tutte le varietà”, sottolinea Petrillo.
“La tendenza di mercato per le zucchine scure – ci spiega – è stata quella di abbassare le quotazioni durante il periodo natalizio per un lieve incremento dell’offerta, mentre per le chiare (con e senza fiore) i prezzi si sono mantenuti elevati in maniera abbastanza costante”.
“Attualmente – commenta il presidente di Aop Luce - il freddo e le piogge stanno causando nuovamente cali di produzione e aumenti dei prezzi”.
È in partenza anche la campagna degli agretti: “Si preannuncia una stagione con volumi inferiori agli anni precedenti a causa della scarsa disponibilità dei semi che ha caratterizzato il periodo della semina, a ottobre. Agli agretti venduti sfusi a mazzetti, affiancheremo quelli in una pratica confezione in cartoncino, nella quale inseriamo un minidepliant con informazioni su come pulirli e cucinarli, per aiutare il consumatore che non è ancora esperto”.
Molto complessa la commercializzazione del cavolo nero: “Con grande fiducia – conclude Petrillo - abbiamo inserito questo prodotto in assortimento ormai da qualche anno, poiché da tipicamente regionale, con vendite concentrate in Toscana, ha nel tempo conquistato una diffusione nazionale. La nostra produzione, tutta a pieno campo, ha sofferto molto negli ultimi mesi a causa degli sbalzi termici e delle piogge, che hanno causato seri danni”.