Ortaggi, mercato stabile in vista di Pasqua: peperoni al top, zucchine in sofferenza

Celeste (Verde Sud): «Peperoni gialli introvabili, prezzi oltre 2 euro»

Ortaggi, mercato stabile in vista di Pasqua: peperoni al top, zucchine in sofferenza

L’arrivo della Pasqua  solitamente accende i riflettori sui comparti dell’agroalimentare legati alle ricorrenze abbassando l'interesse per il mercato degli ortaggi, che - viceversa- quest'anno resta stabile, senza scossoni. A fotografare la situazione è Eugenio Celeste, co-titolare dell’azienda Verde Sud che opera all’interno del mercato ortofrutticolo di Vittoria. “Gli ortaggi mantengono il trend di inizio anno – spiega Celeste a IFN – con pochissimi entusiasmi e tanti momenti di difficoltà, soprattutto per le zucchine. Per il pomodoro è un momento di calma piatta, invece i peperoni restano protagonisti”.

“Entrando nel dettaglio delle quotazioni all’ingrosso, il pomodoro ciliegino si attesta su una forbice tra 1,40 e 1,60 euro al chilo, mentre il grappolo mostra una forbice più ampia, da 0,80 a 1,40 euro al chilo, segno di un mercato incerto e sensibile alla qualità e alla provenienza. Più sostenute le quotazioni del datterino, che superano i 2 euro al chilo, mentre il piccadilly oscilla tra 0,80 e 1,20 euro”.

A guidare il comparto si confermano i peperoni, veri protagonisti della stagione – precisa Celeste. I rossi si vendono da 1,20 a 1,30 euro al chilo, con il prodotto extra che raggiunge anche 1,80 euro. I gialli, invece, sono quasi introvabili: le quotazioni vanno da 1,50 fino a 2,10 euro al chilo. A breve inizieranno i nuovi lotti e ci aspettiamo un miglioramento anche qualitativo del prodotto”.

Situazione diametralmente opposta per le zucchine, che si muovono sulle montagne russe in termini di prezzi: un giorno crescono di 20 centesimi, il successivo ne perdono 40. “È una continua altalena – commenta Celeste – con prezzi medi che restano comunque bassi, tra 0,50 e 0,70 euro al chilo”.
Sul fronte della frutta, segnali positivi arrivano dai meloni, che partono bene con quotazioni attorno ai 2,50 euro al chilo. Tuttavia, il freddo al Nord, potrebbe rallentarne la richiesta, penalizzando le vendite nel periodo pasquale.

In conclusione, Pasqua non sembra destinata a portare scossoni sul fronte degli ortaggi. “Non è mai stata una festa che cambia le regole del gioco per gli ortaggi – ammette Celeste – ci aspettiamo magari uno sprint nei consumi, ma nulla che possa rivoluzionare l’andamento del mercato”.