Ortaggi, calma piatta sui mercati: stagione segnata da incertezze

Il punto da Udine dove si lavora per la riqualificazione della struttura

Ortaggi, calma piatta sui mercati: stagione segnata da incertezze

Siamo nei primi giorni di giugno e, con l’arrivo della bella stagione, ci si aspetterebbe un nuovo slancio per i mercati ortofrutticoli. Per capire se questo scenario si sta concretizzando anche nel Nordest, abbiamo fatto tappa a Udine, cuore di un territorio strategico per la filiera, dove operatori e istituzioni tracciano invece un bilancio poco brillante.
Entrando nel dettaglio commerciale, si sta attraversando una fase difficile, segnata da un mercato incerto e da una domanda che fatica a trovare slancio. È il quadro prospettato da Giuseppe Pavan, grossista e vicepresidente di Udine Mercati, che fotografa con lucidità la situazione poco brillante del comparto ortofrutticolo di queste settimane.
«Con gli ortaggi – spiega Pavan – il mercato è stato molto altalenante. In generale, regna una calma piatta che nemmeno noi operatori riusciamo a spiegarci del tutto. Certamente il meteo instabile gioca un ruolo importante, ma in ogni caso la domanda resta debole e i segnali positivi sono pochi. Speriamo che con un miglioramento del tempo si possa vedere anche una ripresa, sia nei consumi che nelle quantità disponibili».

Giuseppe Pavan, grossista e vicepresidente di Udine Mercati

Per quanto riguarda i prezzi, si registra una certa variabilità a seconda delle referenze. I pomodori costoluti si mantengono tra i 2 e i 2,50 euro al chilo, mentre le melanzane classiche viaggiano su valori compresi tra 1,20 e 1,50 euro, con una quotazione leggermente più alta per la varietà viola, che arriva fino a 2 euro. I pomodori Pixel e i ciliegini si attestano entrambi attorno ai 2 euro al chilo, mentre il datterino, nella sua versione extra, raggiunge anche i 3-3,50 euro. Il grappolo, soprattutto quello di origine estera, si aggira invece sui 2 euro. I peperoni, sia rossi che gialli, mostrano una forbice di prezzo piuttosto ampia, oscillando tra i 2 e i 3 euro al chilo. Le zucchine, in particolare quelle provenienti da Latina, registrano prezzi stabili tra 1,50 e 2 euro, ma con una domanda molto debole. Anche i cetrioli faticano a trovare sbocchi, restando nella stessa fascia di prezzo ma con un mercato decisamente fiacco. «Con le zucchine, possiamo dire che è stata una stagione da dimenticare – aggiunge Pavan –. È difficile lavorare in queste condizioni, anche perché manca quella dinamicità che in altri anni ha sempre garantito un certo equilibrio tra offerta e domanda. Ora tutto dipende dal tempo: solo un miglioramento delle condizioni climatiche potrà dare una svolta concreta al settore». Una testimonianza che riflette un sentimento diffuso tra gli operatori del mercato: si naviga a vista, in attesa di un segnale di ripresa.

Paolo Dean, neo presidente di Udine Mercati

Con Paolo Dean, neo presidente di Udine Mercati, già amministratore pubblico e manager con esperienze in diversi settori, affrontiamo il tema della riqualificazione della struttura e delle prospettive future del mercato.
«È partito a inizio maggio un importante intervento di ristrutturazione articolato in tre tranche, per un investimento complessivo di oltre 22 milioni di euro, parte dei quali provenienti dal PNRR. Trattandosi di fondi con scadenze molto stringenti, siamo già pienamente operativi», spiega Dean. Il progetto prevede una revisione strutturale del mercato, con un importante adeguamento impiantistico: verranno rinnovate le celle frigorifere, installato un grande impianto fotovoltaico e rivisitati gli spazi operativi, il tutto su un’area complessiva di circa 150 mila metri quadrati.

«L’obiettivo è rilanciare Udine Mercati come punto di riferimento non solo per il Friuli Venezia Giulia, ma anche in un’ottica di apertura verso l’estero. Vogliamo una struttura moderna, efficiente, attrattiva e sostenibile, anche grazie alle tecnologie che stiamo implementando», aggiunge il presidente.
I lavori proseguiranno senza interrompere l’attività degli operatori, in un contesto che richiederà massima attenzione e coordinamento: «Abbiamo scadenze precise, entro giugno 2026 alcune fasi dovranno essere completate. Sarà un periodo intenso, ma che affronteremo con determinazione, perché questo investimento rappresenta una leva strategica per tutto il comparto ortofrutticolo regionale». Dean conclude con un auspicio: «Spero che questo percorso venga condiviso da tutti, perché può portare benefici concreti in termini di qualità, efficienza e competitività per le aziende del territorio».

Foto e quotazioni delle referenze rilevate

Ciliegino - Sicilia - 2 euro al chilogrammo
Datterino - Sicilia - 3/3,50 euro al chilogrammo
Grappolo - Estero -2 euro al chilogrammo
Pixel - Sicilia - 1,80/2 euro al chilogrammo
Peperoni rossi - Sicilia - 2/3 euro al chilogrammo
Peperoni gialli - Sicilia - 2/3 euro al chilogrammo
Melanzana - Sicilia - 1,20/1,50 euro al chilogrammo
Melanzana viola - Sicilia - 1,50/1,80 euro al chilogrammo
Zucchina - Sicilia - 1,50/1,80 euro al chilogrammo
Cetriolo - Sicilia - 1,40/1,60 euro al chilogrammo