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Op Agricor: la stagione delle albicocche entra nel vivo con Linea Eccelsa
Natalino Gallo: «Bene le prime settimane di campagna ma il clima preoccupa»

Entra nel vivo la campagna delle albicocche per Op Agricor – Gallo, importante realtà calabrese con sede a Corigliano Rossano (Cosenza), che coltiva circa 300 ettari di albicocco. Le prime settimane della stagione 2025 si confermano all’insegna di un buon dinamismo commerciale, soprattutto oltreconfine, ma restano forti le preoccupazioni legate al clima instabile.
Ne abbiamo parlato con Natalino Gallo, figura di riferimento dell’organizzazione di produttori, che traccia un primo bilancio: “Il mercato delle albicocche è positivo, soprattutto all’estero. Le richieste per il prodotto italiano sono molto elevate, anche perché i volumi degli altri player sono contenuti. I Paesi che stanno chiedendo più prodotto sono Germania e Austria”.

Una domanda vivace che si scontra, però, con una disponibilità limitata. Si registra un calo produttivo tra il 30 e il 40% rispetto alla media, in linea con quanto osservato in diverse aree vocate d’Italia. Attualmente, si stanno chiudendo le raccolte della varietà Flopria, mentre sono in arrivo le Orange Rubis, Cocot, Rubista e le cultivar appartenenti alla linea Eccelsa, fiore all’occhiello della produzione Agricor, destinata al segmento premium.

Tuttavia, al di là delle dinamiche di mercato, è il meteo a preoccupare maggiormente. “C’è troppa instabilità – spiega Gallo – e questo non aiuta la pianta. Negli ultimi giorni abbiamo avuto un’ondata di caldo improvvisa, con punte di 40°C e vento. Le foglie hanno causato danni da strofinio su alcuni frutti”.
Secondo Gallo, le albicocche si stanno rivelando una delle colture più complesse da gestire nell’attuale contesto climatico, segnato da eventi estremi e imprevedibili. “In Agricor stiamo investendo per affrontare questo scenario, consapevoli che solo un frutto buono e prodotto in modo sostenibile potrà incontrare il favore del mercato”.

In sintesi, mentre i listini tengono e le prospettive commerciali sono incoraggianti, il vero banco di prova per il futuro resta la resilienza delle produzioni di fronte ai cambiamenti climatici. Una sfida che Agricor ha deciso di affrontare investendo in innovazione agronomica e sostenibilità, per continuare a portare sui mercati un prodotto di alta qualità, simbolo del Made in Italy ortofrutticolo.
