Ondine, è l’anno del lancio in Gdo

Il progetto è stato presentato al Macfrut

Ondine, è l’anno del lancio in Gdo

La peschicoltura Emiliano-Romagnola ha una nuova occasione di rilancio e si chiama Ondine. Il progetto club internazionale per pesche e nettarine piatte a polpa bianca (che in Italia coinvolge 4 partner di livello: Agrintesa-Alegra, Greenyard, Mazzoni e Naturitalia), da quest’anno finalmente approderà nella Grande distribuzione organizzata, come annunciato nell’ultima edizione di Macfrut.

In Italia, il progetto punta a circa 650 ettari complessivi a pieno regime. “Per Agrintesa attualmente sono a dimora circa 60 ettari e la maggior parte dello sviluppo è orientato verso la Romagna, terra tradizionalmente vocata per questo tipo di prodotti, come testimonia il fatto che qui sono ‘nate’ le nettarine", spiega a IFN Enrico Bucchi, responsabile progetto Ondine per Alegra. "Crediamo fortemente in queste varietà e la consideriamo un’importante occasione per ridare possibilità di crescita all’areale romagnolo”. Altri territori in cui si è investito sono Calabria, Puglia e Lazio, su cui puntano soprattutto Mazzoni e Greenyard. 

I primi di luglio è previsto l’inizio della raccolta delle nettarine piatte Ondine e, dal campo ai banchi dei supermercati, il passo sarà breve. “Lo scorso anno abbiamo fatto un primo test commerciale – continua Bucchi - mentre il 2023 è l’anno in cui entreremo nel vivo della distribuzione, per valutare appieno le potenzialità del prodotto. La produzione prevista per questa campagna per il nostro Paese è di 3.500 quintali, mentre il prossimo anno potremmo arrivare a triplicare il valore. Siamo molto ottimisti, anche perché la richiesta, dopo i test, è alta ma ci focalizzeremo innanzitutto sul mercato nazionale”.

Ma quali sono le caratteristiche che contraddistinguono le nettarine Ondine? In primis la possibilità di considerare il frutto come uno snack anche se ha il nocciolo. “Lo spessore della nettarina piatta va dai 3 ai 4 centimetri, lo stesso di un tramezzino. Il consumo è quindi facilitato dalla forma naturale del frutto e dalla grammatura, mediamente compresa tra i 100 e i 120 grammi, il che può agevolare la ripetitività dell’esperienza. Inoltre – entra nel dettaglio il manager – questa nettarina piatta raggiunge facilmente i 16 gradi brix, ha un’acidità medio bassa e una consistenza croccante, che strizza l’occhio ai più giovani, affinché si avvicinino al frutto e lo considerino perfetto come snack di metà giornata”. 

Proprietaria del brand è Asf Edition della casa madre Frutaria che, consapevole dell’enorme potenziale del prodotto, ha ritenuto necessario ragionare su larga scala distribuendo la produzione su più paesi, tra cui Spagna, Grecia, Francia e - appunto - Italia, per uno sviluppo previsto in Europa di oltre 2.000 ettari.

“Bisogna uscire dalle logiche della concorrenza e iniziare seriamente a ragionare in sinergia - conclude il responsabile del progetto per Alegra riferendosi alla partnership creata con le altre realtà nazionali -. L’obiettivo principale è costruire percorsi impattanti e significativi che vadano a beneficio del mondo produttivo. Il progetto Ondine va in questa direzione”.  

Nella foto di apertura da sinistra Enrico Bucchi, responsabile progetto Ondine per Alegra, Aristide Castellari presidente di Agrintesa e Luigi Nola, presidente della cooperativa Osas-Campoverde.