Dal campo
Non un’opzione, ma una necessità: perché le TEA servono all’agricoltura
Il commento di Assosementi sulle nuove tecniche genomiche

In una fase in cui c’è chi invita alla mobilitazione per opporsi all’innovazione in ambito vegetale ed in particolare contro le New Breeding Techniques, in Italia note come Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), serve ancora ricordare che è l’agricoltura ad aver bisogno di questi strumenti. Il settore primario, che è alla base della sicurezza alimentare, è chiamato a potenziare la sua performance produttiva sia in termini quantitativi, per soddisfare una crescente domanda di cibo spinta dall’incremento demografico globale, sia in termini qualitativi, per offrire prodotti salubri e nutrienti, a prezzi accessibili. Questa sfida - produrre di più e meglio - sarebbe già difficile di per sé. A renderla però ardua, è il contesto globale in cui l’agricoltura deve affrontarla. Lo scenario, infatti, è caratterizzato da un lato dalla costante contrazione delle terre arabili, causata principalmente dai processi di urbanizzazione e, dall’altro, da una crisi climatica che sembra inarrestabile (almeno nel medio periodo) e che rende più instabili le condizioni produttive, favorendo inoltre una più rapida diffusione di nuovi patogeni, con conseguenti emergenze fitosanitarie.
In un quadro così complesso, assicurare rese elevate, resistenza ai patogeni e resilienza a situazioni ambientali avverse richiede nuove varietà vegetali, che permettano agli agricoltori di realizzare produzioni sufficienti e di qualità. Tuttavia, la messa a punto di una nuova varietà è però un processo lungo e laborioso che comincia dalla valutazione della biodiversità disponibile per arrivare, attraverso numerosi incroci, valutazioni e perfezionamenti, ad un genotipo idoneo a incontrare l’interesse degli agricoltori e del mercato. Oltre a investimenti cospicui, questo processo richiede tempi lunghi che possono arrivare fino a 10 o 15 anni di lavoro, a seconda della specie e del risultato che si vuole conseguire. Le TEA, rendendo più veloce e preciso l’ottenimento di nuove varietà vegetali, ampliano enormemente le potenzialità del miglioramento genetico e riducono i tempi per fornire soluzioni in grado di sostenere gli agricoltori, piccoli o grandi che siano, in questo scenario mutevole e di forte complessità. (aa)
Fonte: Pagina Linkedin Assosementi
