Sostenibilità
«Noè è la realizzazione del nostro sogno di sostenibilità»
Con Monica Artosi (Cpr System) ripercorriamo le tappe del pallet innovativo
Un sogno di sostenibilità realizzato: ecco che cosa rappresenta il pallet Noè (clicca qui per approfondire) per Monica Artosi, direttore generale di Cpr System. Con lei abbiamo ripercorso le tappe che hanno portato alla realizzazione del progetto, a testimonianza di quanto solo una ricerca continua ed una tenacia operativa possano portare ai risultati sperati.
La nascita di Noè e l’impianto di Gallo
“Nel 2009 abbiamo introdotto il pallet di legno nel nostro circuito – spiega Artosi a IFN - ma il vero obiettivo era quello di avere un pallet di plastica da inserire nel circuito di pooling, con tara costante e dall’utilizzo sempre garantito senza dover subire riparazioni. All’epoca non eravamo riusciti ad ottenere il prodotto giusto perché il pallet era costruito solo da materiale vergine, fatto che lo rendeva economicamente insostenibile nella nostra gestione. Un primo passo lo abbiamo fatto con la cassetta Redea, poi non ci siamo accontentati e siamo andati oltre”.
E continua: “Il progetto è partito nel 2015 incontrando Lucart, azienda specializzata nella produzione di soluzioni per l’igiene in carta. Da loro abbiamo appreso di una tecnologia di stampa delle plastiche eterogenee da cui è nato poi Noè. A giugno 2019 è nata la società Newpal (costituita per il 60% da Cpr System e al 40% da Lucart ). Sono poi seguiti anni di test e sperimentazioni fino al 2021 per iniziare a produrre pallet a partire dagli scarti di produzione e di post-consumo. La società può contare oggi su un nuovo polo industriale a Gallo: qui l’innovativa macchina Roteax GMJ101 è in grado di stampare i pallet con materiali plastici compositi da riciclo omogenei o eterogenei garantendo un ottimo grado di automazione in tutte le fasi di produzione e la massima efficienza e competitività economica”.
I materiali utilizzati
Noè è composto all’80% dal poliaccoppiato usato nei cartoni per le bevande tipo Tetra Pak®, fornito da Lucart. “Il cartone Tetrapack – commenta la manager - è composto da fogli di diversi materiali che vengono ‘divisi’: la carta finisce da Lucart, mentre la plastica e l’alluminio – che prima finivano in discarica - vengono utilizzati per la produzione di granuli (Granplast) e quindi del pallet diventando materia prima seconda”. E aggiunge: “La restante parte è costituita da fibra di vetro derivante da scarti di lavorazione e dal colorante marrone, identificativo del nuovo pallet”.
Noè ha una conformazione classica con pianale liscio e senza fori, dotato anche di etichetta di tracciabilità Smart Label con Tag RFID, Bar code EAN128 e data Matrix. Tutti i materiali sono al 100% lavabili e sono sempre garantite dimensioni e tara, intorno ai 23 chilogrammi.
La distribuzione di Noè
La distribuzione dei pallet Noè è già iniziata, sotto forma di test, nei reparti ortofrutta di Conad Centro Nord: “Attualmente collaboriamo con i due Cedi di Conad Centro Nord", specifica Artosi. "A fine giugno terminerà il test, mentre da luglio i pallet saranno immessi nel circuito nazionale. Il nostro obiettivo è diffondere il più possibile l’utilizzo di Noè ma per completare il progetto serviranno almeno due anni e mezzo”. E aggiunge: “Il nostro obiettivo non è ovviamente quello di fermarci al mondo dell’ortofrutta ma di continuare la diffusione ad altri settori, anche al di fuori della Gdo come farmaceutica, moda e mercato”.
La fase promozionale
Dopo la presentazione al Macfrut, la diffusione di Noè continua con una fase promozionale ben articolata, fatta di contenuti sulle riviste specializzate ma anche sui principali social network.
E’ inoltre prevista per il 19 giugno l’inaugurazione dello stabilimento Newpal a Gallo (Ferrara).