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Natale “sgonfio” per la frutta da ricorrenza
Il consumatore conferma la predilezione per gli altri prodotti della tradizione: panettone e pesce in testa
Maggior propensione a portate a base di pesce e crostacei (35%) e predilezione per pandoro e panettone (36%), piuttosto che per la frutta, sono queste le tendenze che emergono dall’analisi condotta dal Monitor Ortofrutta di Agroter su un campione rappresentativo dei responsabili acquisti italiani in questo inizio d'anno.
Le festività natalizie sono da sempre un’occasione per passare più tempo con familiari e amici, condividendo momenti a tavola con pranzi e cene a base delle tradizionali portate. All’appello non possono mancare il classico dolce, panettone o pandoro, ma anche il cotechino e lo zampone, che vedono concentrare le proprie vendite quasi esclusivamente nelle ultime settimane dell’anno. Allo stesso modo, il pesce e i crostacei godono di grande popolarità nel cenone di Capodanno, divenendo un piacere culinario o un lusso accessibile apprezzato da molti. Così il Monitor Ortofrutta di Agroter, in partnership con Toluna, ha indagato – come di consueto - il percepito dei responsabili acquisti sui consumi delle diverse famiglie di prodotti sopraelencate (panettone e pandoro, cotechino e zampone, pesce e crostacei) e di tre categorie ortofrutticole, quali frutta esotica e tropicale, frutta secca ed essiccata, legumi secchi (es. lenticchie..) che solitamente ricorrono nella tavola degli italiani durante il periodo delle festività natalizie.
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Dalla ricerca si confermano i trend visti l’anno precedente (per approfondire clicca qui ) con tre categorie che raccolgono il consenso di un terzo degli italiani circa gli aumenti dei consumi: legumi secchi (30%), frutta secca (34%), pesce e crostacei (35%). In aumento anche i consumi dei tradizionali dolci natalizi, favoriti dai prezzi popolari, come per il panettone e il pandoro, che riscontrano una maggior preferenza fra i giovani (44%).
Tra i prodotti che faticano di più troviamo il cotechino, lo zampone (18%) e la frutta esotica, tropicale (17%), dove si conferma la più alta percentuale di coloro che hanno dichiarato di averne consumata di meno (29%). Focalizzandoci su quest’ultima categoria si evince che circa un quinto degli italiani (19%) non la mangia durante le festività natalizie, percentuale che aumenta considerevolmente nel nord-est (32%). Se consideriamo i dati di vendita della frutta esotica nella settimana che precede il Natale, le vendite a volume della categoria hanno registrato solo un +5%, per di più con un giorno di vendita in più rispetto all’anno precedente, ben lontane dall’impennata che ci si aspetta dalla frutta d’oltre oceano in questo periodo.