Melone Ambrifello, il gioiello dell’Op Copla apre la stagione: picchi di 18 gradi Brix

Silvestro Ferro: “Un frutto premium che punta sull’eccellenza”

Melone Ambrifello, il gioiello dell’Op Copla apre la stagione: picchi di 18 gradi Brix

È tempo di primi raccolti per Op Copla, che inaugura la stagione estiva con il suo prodotto simbolo: il melone Ambrifello. Un marchio diventato sinonimo di qualità e motivo di orgoglio per l’Organizzazione di produttori laziali, che da anni investe nella valorizzazione di questa referenza esclusiva. Coltivato in una superficie di circa dieci ettari, il melone Ambrifello è frutto del lavoro di un’unica azienda socia, Ambrifi Giuseppina, che ne cura ogni dettaglio, dalla selezione varietale alla raccolta.

«Abbiamo iniziato da circa dieci giorni con il nostro melone di punta – spiega a IFN Silvestro Ferro, responsabile commerciale dell’Op laziale – anche se il clima non ha favorito i consumi e il mercato in generale appare ancora tiepido».

Ma il melone Ambrifello non è un frutto che teme la stagionalità o le dinamiche di consumo. Forte della reputazione costruita nel tempo, si conferma un’eccezione alla regola, grazie alla sua qualità straordinaria. Il grado Brix raggiunge punte tra 17 e 18, valori raramente registrati da altri meloni.
Il segreto? La scelta agronomica di non utilizzare piante innestate. «Coltiviamo piante intere, una tecnica che comporta una pezzatura leggermente più piccola, ma garantisce un sapore impareggiabile – spiega Ferro –. È facile ottenere frutti grandi, molto più difficile è ottenere meloni che rispettino standard così elevati in termini di gusto e qualità organolettica».

Il melone Ambrifello si presenta con una polpa arancione intenso che vira quasi al rosso, consistenza soda e peso compreso tra 1 e 1,5 kg. Le varietà utilizzate sono ibridi tra retato e charentais, scelte proprio per esaltare dolcezza e aromi. La linea premium comprende tre tipologie principali: il francesino, il retato e quello a polpa tendente al rosso. A breve, inizieremo proprio con quest’ultimo, molto apprezzato dai consumatori più esigenti.

Orticole di qualità, ma le quotazioni non premiano
Intanto prende il via anche la stagione degli ortaggi laziali, con le prime raccolte di pomodoro oblungo, piccadilly, pixel, datterino e datterini colorati. Le quantità sono ancora contenute, ma le produzioni si presentano con ottime caratteristiche qualitative.

Tuttavia, la pressione ribassista proveniente dalla produzione siciliana incide negativamente sulle quotazioni. «I nostri ortaggi meritano ben altra valorizzazione – commentano da Op Copla –. Ci auguriamo che il mercato possa presto riconoscere il vero valore della qualità locale».