Mele: sviluppata strategia per contrastare butteratura amara e riscaldo superficiale

BUTTERFILL K di K-Adriatica, risolve i problemi legati all’assorbimento del calcio nei frutti

Mele: sviluppata strategia per contrastare butteratura amara e riscaldo superficiale

Alcune delle più importanti fisiopatie che compaiono nella fase di post-raccolta sono provocate da una carenza di Calcio all’interno dei frutti, come ci spiega Maria Rosaria Stile Research & Development Manager di K-Adriatica. Si parte delle pomacee (melo in primis) – con la butteratura amara, il disfacimento interno e il riscaldo superficiale – per arrivare al pomodoro, con la necrosi apicale, piuttosto che le problematiche legate alla shelf life nel kiwi. 
“Il Calcio è coinvolto in più di trenta disturbi fisiologici delle colture, importanti dal punto di vista economico. Tuttavia, è importante sottolineare che la maggior parte di questi disturbi fisiologici delle piante non sono causati da una carenza di calcio, ma piuttosto da un’errata distribuzione dell’elemento nei tessuti degli organi. Infatti, il calcio è notoriamente un elemento poco mobile all’interno della pianta, e la sua mobilità, che avviene unicamente attraverso lo xilema, dipende dal solo flusso traspiratorio dalle radici alle foglie. Quindi, il frutto, che (ad eccezione delle prime settimane di vita), è caratterizzato da un indice di traspirazione molto più basso di quello delle foglie e che oltretutto tende ad azzerarsi con l’avanzare della maturazione, mostra difficoltà oggettive nell’assorbire correttamente il calcio”.

“Per rispondere a questa criticità, l’unità ricerca e sviluppo di K-Adriatica ha sviluppato KK Technology, una soluzione per massimizzare l’efficienza d’uso dei nutrienti. Un sistema innovativo che, grazie alla sua azione sulla permeabilità delle membrane, veicola efficacemente i nutrienti nella pianta, e - nel caso del Calcio - ne favorisce anche la distribuzione omogenea nei tessuti vegetali ed in particolare nel frutto”.

“Da oggi la tecnologia KK è anche presente nel nuovo BUTTERFILL K (clicca qui per approfondire) – illustra la ricercatrice – una soluzione potenziata di cloruro di Calcio, appositamente studiata per supportare la melicoltura, dove appunto il cloruro di Calcio è tra i sali più consigliati per la sua comprovata efficacia e il minor costo. Grazie alla tecnologia KK, BUTTERFILL K garantisce una distribuzione omogenea del Calcio in tutto il frutto e, favorendo la penetrazione del calcio all’interno dei tessuti vegetali, promuove la formazione di pectati di Calcio che conferiscono consistenza al frutto e contribuiscono a prolungare la shelf life".

“Infatti, prove per la valutazione di differenti strategie per il controllo della butteratura hanno dimostrato come l’applicazione di BUTTERFILL K sia più efficace rispetto ad altri sali di Calcio (nitrato di Calcio o sulfonato di Calcio). I dati rilevati dimostrano, inoltre, che grazie alla tecnologia KK è sufficiente l’utilizzo di una dose dimezzata di BUTTERFILL K rispetto ad altri prodotti a base di cloruro di Calcio per ottenere il medesimo grado di efficacia”.

“Grazie alla tecnologia KK, applicazioni regolari di BUTTERFILL K aiutano a controllare non solo la butteratura amara, il riscaldo superficiale, il disfacimento interno nelle mele, ma tutte le principali fisiopatie imputabili a squilibri nutrizionali legati al Calcio, come il marciume apicale nelle solanacee, disseccamento margini fogliari negli ortaggi, il seccume fisiologico nel melone, ecc…”. 
“Quindi – conclude Stile – grazie alla tecnologia KK, si ha una maggiore efficacia della nutrizione che garantisce un minor impiego di input, in linea con la filosofia sostenibile di K-Adriatica: get more from less!”.

Foto in apertura, Credit: Laimburg Research Centre (gc)

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