Dal campo
«Mele, le nuove varietà scalzano le 'vecchie'»
Con Giampiero Perla (Bdl) abbiamo analizzato l’andamento di mele, pere, e kiwi
Le pere italiane stanno esaurendo i loro volumi mentre quelle olandesi cavalcano l’onda, per le mele sono le varietà club a dominare il mercato mentre per i kiwi coesistono il prodotto romagnolo, quello greco e noezelandese. È la sintesi del quadro commerciale delle pomacee tracciato da Giampiero Perla, titolare della BDL (foto in apertura), azienda attiva al centro agroalimentare riminese. Entriamo ora nel dettaglio dei singoli prodotti.
Per quanto riguarda le pere italiane, Perla sottolinea volumi in esaurimento con “prezzi che sono rimasti alti già da inizio stagione ma con vendite molto tranquille. D’altronde, le pere italiane hanno sofferto per tutta la stagione perché c’era poco prodotto e prezzi troppo alti, la maggior parte delle vendite le ho registrate a settembre/ottobre sotto raccolta, quando le disponibilità di prodotto erano certamente maggiori”.
Ad avere un buon andamento sul mercato sono invece le varietà Decana e Conference olandesi: “Si tratta di prodotto lavorato bene e di buona qualità – dice l’operatore – sto distribuendo la Decana sui 2 euro al chilogrammo mentre la Conference viaggia su 1,60/1,70 euro al chilogrammo: in entrambi i casi si tratta di pezzature buone, con un rapporto qualità/prezzo molto vantaggioso rispetto ai frutti italiani”.
Per quanto riguarda i kiwi, Perla sta utilizzando prodotto italiano insieme ai kiwi greci.
“I kiwi dell'areale ravennate di buon calibro li sto distribuendo sui 2,50 euro al chilogrammo mentre le pezzature più piccole si aggirano su 1,50 euro al chilogrammo”, dice Perla. Buono anche il ritorno del kiwi greco, di livello qualitativo medio-alto: “Sto piazzando le pezzature più grosse (calibro 20/30) a un prezzo inferiore di 0,20 euro al chilogrammo rispetto a quello italiano”, specifica il grossista.
Mantiene sempre la sua fascia di mercato il kiwi Zespri: “Distribuisco il green a 4 euro al chilogrammo mentre il Gold a 6 euro al chilogrammo– afferma il titolare di Bdl – si tratta di frutti che hanno canali definiti e clienti affezionati con vendite costanti”.
Venendo alle mele, dominano la scena le varietà club Envy e Kissabel, vendute da Bdl rispettivamente a 2 euro al chilogrammo e 2,60 euro al chilogrammo. “La Envy si vende praticamente da sola mentre la Kissabel è già al secondo anno di risultati commerciali molto interessanti” commenta Perla.
Che aggiunge: “In generale le varietà club - come Kanzi, Ambrosia e Dolce Vita - stanno portando via molto spazio ad altre varietà rosse come Fuji e Stark Delicious. Parliamo di prezzi pari a 1,90 euro al chilogrammo per la Kanzi, 2 euro al chilogrammo per Ambrosia e 1,90 euro al chilogrammo per Dolce Vita (si tratta di prodotto in padella monostrato e di calibro fra l'80 e 90) ”.
Tra le intramontabili anche la Golden Delicious: “Distribuisco i frutti Melinda in padella a 1,50 euro al chilogrammo (cal 75/80), a 1,70 euro al chilogrammo (cal 80/85) e fino a 1,90 euro al chilogrammo (cal 85/90). Le mele Amelie (frutti di seconda scelta targati Val Venosta) raggiungono 0,70 euro al chilogrammo (cal 75/80) e 0,80 euro al chilogrammo (cal 80/85). Sempre parlando di mele club, a breve inizieremo anche con Giga e Cosmic Crisp”.
“È un periodo in generale molto tranquillo – conclude Perla – e, come sempre succede a fine mese, i consumatori sono molto ‘frenati’ negli acquisti. Speriamo che a febbraio la situazione possa migliorare”.
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